(Red) – Tempi grami per la città delle acque, in tempo di Covid, per le continue negative ricadute economiche che, a seguito delle scelte sbagliate operate dalle Amministrazioni Cuomo prima e Pannullo a seguire, si avviano ad abbattersi sulle ormai esauste finanze di un comune che, a quel che si profila e sulla scorta di quanto già corrisposto, corre il serio rischio di ritrovarsi nel bel mezzo di un nuovo ed inevitabile dissesto finanziario. E dopo il pagamento del residuo del Mutuo contratto nel 2007con MPS pari a circa 1,2 milioni di euro, delle competenze liquidate a Ego-Eco pari a circa 2,4 milioni di euro, del “casotto” ex-Asam in via di definizione, della milionaria questione di “Via Roma”, ed ora, in rapida successione, l’attesa sentenza del Tribunale delle imprese relativa al fallimento di Terme di Stabia che, in caso di soccombenza dell’Ente, determinerebbe un “bagno di sangue” di circa 12milioni di euro per le casse comunali ancor più di quanto, a seguito della notifica dell’atto di precetto degli ex-termali, si annunci il ristoro di circa 4,5 milioni di euro da erogare ai lavoratori in conseguenza della sentenza della corte di Appello di Napoli notificata ormai già da qualche anno. A voler quantificare questa interminabile serie di errori amministrativi con danni di cui la somma totale diventa a dir poco iperbolica, considerato che per alcuni atti risulta evidente e pacchiana la responsabilità soggettiva di “scellerate” ed inadeguate scelte, motivo per cui abbiamo provato nell’esclusivo interesse della comunità a chiederci: “Ma in questo bizzarro contesto, dove nessuno paga per i danni prodotti all’intera comunità stabiese, sarebbe possibile denunciare questi inconfutabili “danni erariali” alla Corte dei Conti al fine di perseguire, almeno dal punto di vista economico, i veri responsabili di questo drammatico scenario amministrativo che si sta configurando e che assume la connotazione di un vero Tsunami economico per l’intera città?” – Ah, saperlo!!!
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