(Red) – Una battaglia che, ad onore del vero, è stata intrapresa già dal lontano mese di luglio scorso dalle rappresentanze sindacali Fsi-Usae e Nurcing.up che, da alcuni mesi, hanno prodotto un notevole “pressing asfissiante” all’operato della Direzione Generale dell’Asl Na3Sud, governata dal dott. SOSTO, al fine di bloccare le operazioni clientelari dei “Comandi” e di intraprendere la strada delle assunzioni di personale sanitario che, nel territorio di competenza, risultava arrivato agli sgoccioli sia per il numero dei contagi che per l’eccessivo carico di lavoro al quale sono state sottoposte le maestranze con turni a dir poco impossibili. E dopo l’allarme lanciato sulla stampa locale dal “Consigliere-Sindacalista” del PD, non tarda ad arrivare secca e precisa la risposta del gruppo consiliare “Cimmino Sindaco di Stabiae” che, attraverso un articolato comunicato ha ribadito: “Subito nuove assunzioni per rafforzare il sistema sanitario regionale e per dare respiro agli operatori sanitari che da mesi ormai sono impegnati instancabilmente in prima linea, giorno e notte, per fronteggiare l’emergenza Covid. E soprattutto basta con i temporeggiamenti di una classe dirigenziale sorda e inerte. La sanità campana è stata devastata da un padre padrone che ha accentrato tutti i poteri su se stesso. E nulla è stato fatto per potenziarla nei mesi successivi al primo lockdown. Ma andiamo per ordine. Il decreto legge del 9 marzo 2020 prevedeva già la possibilità di reclutamento di professionisti sanitari (anche dei medici specializzandi iscritti all’ultimo e penultimo anno), con incarichi di lavoro autonomo della durata massima di 6 mesi, prorogabili a seconda del perdurare dell’emergenza. Ed anche la possibilità di fare ricorso agli idonei in graduatorie in vigore. Le aziende e gli enti del servizio sanitario nazionale potevano, inoltre, conferire incarichi individuali a tempo determinato, previo avviso pubblico, al personale sanitario e ai medici in possesso dei requisiti previsti dall’ordinamento per l’accesso alla dirigenza medica.Soluzioni che alcune sigle sindacali avevano già compulsato all’azienda, affinché procedesse subito a potenziare il personale ospedaliero del San Leonardo. E invece la nostra Asl ha preferito ricorrere ai comandi e a soluzioni provvisorie, senza accogliere un’occasione preziosa per disporre di nuovo personale qualificato e dare respiro ad un’utenza sempre più in affanno, soprattutto in questa seconda tragica ondata della pandemia. Ora non c’è più tempo da perdere. L’ospedale ha bisogno urgente e immediato di medici e infermieri, per non ripetere le scene drammatiche di questi mesi”.
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