(Red) – Anche quest’anno, così come quelli che sono trascorsi, si è soliti redigere un consuntivo dell’anno appena trascorso. E questo che sta per andare via, tra poche ore, è stato veramente un anno particolare, un anno che ci ha fatto scoprire gli effetti negativi di una pandemia infida, perfida e molto pericolosa che ha seminato terrore e paura, oltre che lasciare una lunghissima scia di morti che, a volerla ricordare, ci lascia attoniti e con il cuore letteralmente a pezzi. Circa 75mila cittadini ci hanno lasciato sotto il dirompente effetto di questa malattia, e nella nostra città, secondo le notizie rese note, sarebbero al momento circa 50 i cittadini deceduti. Castellammare è stata una città colpita al cuore, dagli effetti di questo sconosciuto e micidiale virus, sin dai primi giorni di inizio 2020, periodo in cui ha iniziato a far sentire la sua “sinistra presenza”, ed al netto della professionalità e buona volontà, condite dal forte spirito di abnegazione, del personale sanitario e parasanitario, quella che ha manifestato, in maniera chiara ed inconfutabile, la propria incapacità è stata senza ombra di dubbio la gestione politico-sanitaria della “Sanità” campana secondo De Luca, una gestione che ai limiti del paradosso è da considerarsi all’altezza solo dei paesi sottosviluppati del terzo mondo. Ma questa è un’altra storia. Un consuntivo diverso, quello relativo alla gestione politico amministrativa della città, merita sicuramente l’amministrazione Cimmino che, nel corso di questo terribile anno, ha mostrato di saper affrontare, anche alla luce di eventi imprevedibili e sconosciuti, con lucidità e competenza anche situazioni complesse e delicate in relazione alle conseguenze economiche che, in questo particolare periodo, si sono riversate su di uno stato sociale già debole e complicato in virtù dell’alto tasso di disoccupazione giovanile cronica esistente in un tessuto sociale lacerato anche, e particolarmente, dai tagli voluti dal governo dei “renziani” per quanto attiene la riduzione dei periodi degli ammortizzatori sociali, ed in particolare per gli ex lavoratori di Terme di Stabia oggi per “sentenza” dipendenti Sint. Poi la gestione ordinaria di una giunta tecnica, la più longeva e produttiva da tempo immemore, che ha predisposto un ottimo lavoro sia in termini di efficacia dei provvedimenti che in quelli di progettazione a media e lunga scadenza, proprio così ed in linea con il programma elettorale presentato dal CDX stabiese, giustamente premiato dai cittadini nel ballottaggio il 24 giugno giugno del 2018. Oggi il Sindaco Cimmino, proprio nel cuore di una verifica politica in corso d’opera, avviata a seguito della richiesta di alcuni partiti della coalizione che hanno rappresentato l’esigenza di avvicendare la giunta tecnica con una di espressione politica, in queste ultime ore del 2020 si vede costretto a trascorrere qualche notte insonne, per riuscire a comporre il puzzle, al fine di trovare la classica quadra per soddisfare le “esigenze politiche” presentate al tavolo della coalizione. A questo punto scatta d’obbligo la domanda cattiva: “Ma sarà un Puzzle a 3D di facile soluzione, oppure potrebbe rivelarsi l’inizio della fine di una bella favola vissuta, in maniera trasparente ed operativa, dal giovane e capace Sindaco del nuovo CDX stabiese?” Ah saperlo, ma per poterlo scoprire dobbiamo solamente attendere che Cimmino riesca a tessere la sua complessa, ed interminabile, tela al fine di “salvar Laerte e non irritar gli Achei, tanto nell’attesa del ritorno del prode Ulisse”! Azzzzzzzzzz
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