(Red) – Correva l’anno 2017 e, nel corso di un acceso dibattito politico all’interno dei Dem Stabiesi, si celebrò un discusso nonchè polemico congresso all’interno della sede di Corso Vittorio Emanuele. Alla fine del sofferto dibattito congressuale, e dopo il voto espresso dagli iscritti, risultò vincitore Nicola Corrado che sostenuto fedelmente dalla sua cordata che, con i Melissiani, riuscì a sconfiggere in un solo colpo i Casilliani e gli Elefantiani, nel frattempo iniziava a “marinare” Pannullo nell’attesa del momento buono al fine di poterlo definitivamente sistemare sulla brace già intelligentemente predisposta. La nuova segreteria si mise subito al lavoro e, dopo aver ripitturata la sede, si attivò nel tentativo di rilanciare l’azione politica sul territorio provando a recuperare il consenso della cittadinanza stabiese che, dilapidato da un’anonima amministrazione a guida Pannullo, appariva nel frattempo tutt’altro che incoraggiante.
Il primo atto politico della nuova segreteria fu quello di esporre uno striscione al balcone inneggiante il “NO alla Camorra”, uno striscione che da allora ha sempre campeggiato in bella mostra sul balcone dei pronipoti di quelli che, un tempo, risiedevano in quel di Via delle Botteghe Oscure. Il risultato elettorale delle comunali del 24 giugno 2018, elezioni promosse a seguito della “caduta di Tonino il breve” e determinata dalla sfiducia del 5 febbraio 2018, confermò infatti il giudizio negativo della città che, attraverso il voto espresso dagli elettori nelle urne, bocciò in modo netto e deciso un progetto amministrativo vacuo oltre che inesistente, tant’è che il PD stabiese per la prima volta nella sua storia è riuscito ad eleggere solo 1(uno) consigliere comunale a Palazzo Farnese. Questo accadeva ieri, mentre oggi, animati da bellicosi propositi di sferrare “spallate” alla solida coalizione Cimminiana attraverso la solita stantia e gratuita pratica della becera diffamazione, si sono ritrovati dopo circa un trentennio di spudorata “gestione del potere”(sia al comune che nella Sanità del territorio) ad essere stati anch’essi “nominati” in un carteggio (quello delle rivelazioni di alcuni pentiti) che tutti vorrebbero lasciar credere di aver letto ma che solo qualche onesto giornalista, molto coraggioso ed imparziale, sta raccontando in maniera leale, ed esattamente corrispondente a quanto riportato, ma soprattutto al di sopra delle parti e delle fazioni.
Oggi al contrario abbiamo notato, nostro malgrado, che quello striscione è letteralmente scomparso dal balcone . Qualche malpensante, abbondano in città, ha velenosamente commentato che, ad averlo spazzato via, potrebbe essere stato il “freddo e tagliente vento proveniente dal nord” che, passando per Torre Annunziata, avrebbe presumibilmente portato via il prezioso cimelio. Noi questo non lo sappiamo ma, in perfetta buona fede, abbiamo invece pensato che qualcuno abbia pensato bene a rimuoverlo esclusivamente per portarlo a lavare in lavanderia, in considerazione degli agenti atmosferici molto inquinanti che, a lungo andare, riescono a sporcare non solo la biancheria, stesa ad asciugare al sole, ma anche qualche striscione lasciato per troppo tempo alle intemperie. Auspichiamo di rivederlo quanto prima lo striscione, esposto su quel balcone, ripulito e brillante. E chest’è!
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