(Red) – Una mattinata grigia e compassata sembrava quella che si prospettava, in questo inizio del mese di maggio, e che ci siamo ritrovati a dover affrontare. Ma questa è una città molto effervescente, così come direbbero quelli che parlano bene, e siccome “tutto fa brodo”, finanche la visita privata di un Ministro della Repubblica riesce a smuovere la “cronica indignazione” dei soliti bontemponi, sempre allegri e vivaci, pronti a far montare la polemica in virtù della serie : “Ma tu mica hai letto quello che ho scritto ieri su Facebook?”
Peccato che dopo aver pensato bene di chiedere una tregua, sulla limitazione dell’uso dei “Bombardieri B-21 Raider” al fine di non farli alzare in volo, qualcuno abbia pensato bene di far alzare in volo qualche piccolo “Dronuccio”, di qualità fianche molto scadente, al fine di continuare a pescare in quel torbido sistema nel quale hanno sguazzato, per un recentissimo passato, autorevoli predecessori di questa amministrazione. In questi ultimi tre anni circa, è emersa una tendenza particolare in questa città che, al netto del qualunquismo politico venuto fuori alle politiche del 2018 con la caterva di voti riversata sul partito dell’ex comico, ha registrato un deciso cambiamento rispetto al passato proprio in relazione alla “morte” della politica quale naturale conseguenza del totale annientamento ideologico che, in un passato non lontano, determinava in maniera decisa la nitidezza della posizione politica degli attori in campo. Oggi, al contrario, regna sovrano il “qualunquismo condominiale” al punto che, non riuscendo a “gettare il cuore oltre il condominio” e contando di poter scrivere il proprio punto di vista su Fb anche persone licenziate con disonore dalla P.A. in perfetta sintonia con miserabili delatori e mercenari pentiti, significa che per tutta la vita dovremo pregare per, finalmente benedire, l’incommensurabile Umberto Eco per quando in maniera dura ma decisa affermò che :” Il Web non ha inventato gli imbecilli, ma ha dato loro, semplicemente, lo stesso pubblico che hanno i premi Nobel”. D’altronde, se non fosse stato così, chi gli avrebbe consentito di poter parlare e dargli il piacere di poterli ascoltare? Tanto non sarebbe accaduto nemmeno nel più infimo bar dove si poteva parlare di calcio. Viva Eco per tutta la vita!
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