(C.S.) – Riapre a giugno lo storico Hotel Stabia di Castellammare. Ad annunciarlo la proprietà che, in questi mesi, ha portato avanti un prezioso lavoro di restyling interno per offrire a turisti e clienti stanze moderne, locali ampi nella logica di una strategia che punti a rendere la struttura una location unica per il turismo di tutta l’area. L’Hotel Stabia rappresenta un simbolo di Castellammare e, in questo momento, si candida a diventare un punto di riferimento per il rilancio turistico del comprensorio. A rilevarlo dalla vecchia proprietà la società “Città delle Acque” formata da imprenditori del settore che hanno voluto scommettere sul destino turistico del comprensorio napoletano e sul rilancio di un albergo situato sul lungomare della città. Operazione portata a termine anche grazie alla fiducia e al sostegno di Intesa San Paolo e Mediocredito Centrale che hanno creduto nell’iniziativa. Prima della pandemia, infatti, Castellammare stava vivendo una stagione di grande esplosione dei flussi turistici. Non solo come “porta” della Penisola Sorrentina e degli Scavi di Pompei, ma anche come realtà autonoma capace di generare importanti presenze sul proprio territorio.
“La riapertura dell’Hotel Stabia – dichiara il Direttore Nunzio Gaglione – è il segnale forte che il comparto turistico non si arrende: abbiamo vissuto e stiamo vivendo mesi difficili. Ma la speranza deve sempre affiancarsi al lavoro costante che stiamo portando avanti per rimettere a disposizione dei turisti un albergo che ha fatto la storia della città”. Fondato nel 1876 da Francesco Paolo la gestione passò al figlio – il giornalista Achille Gaeta. L’Hotel Stabia ha ospitato tutte le più grandi personalità che sono arrivate a Castellammare. Tra questi anche il poeta Gabriele D’Annunzio. L’Hotel, dopo i danni subiti a causa del terremoto del 1980, fu ristrutturato e riaperto nel 1988. Proprio in quei saloni, i fratelli Abbagnale decisero di festeggiare la storica medaglia d’oro alle Olimpiadi. Lì alloggiò anche Lucio Dalla, prima del concerto che incantò Castellammare.
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