Inaugurata la nuova stagione del servizio di collegamento al Faito senza invitare il Sindaco stabiese

(Red) – Una giornata che, da qualche anno, è ormai diventata occasione di grande visibilità per il presidente dell’Eav. Infatti l’inaugurazione del servizio, di collegamento da Castellammare al Faito, attraverso la funivia diventa la vetrina politica per eccellenza di un personaggio molto discusso, per gli atteggiamenti assunti nel corso della gestione, oltre che molto avido quanto egocentrico. A volerlo inquadrare, e senza alcuna offesa per la categoria, verrebbe da considerarlo un mediocre “marinaio” che, secondo l’etimologia del sostantivo, equivale ad un uomo rozzo ed ignorante che pratica le vie del mare. La differenza però, che intercorre con il vero marinaio, è quella che quest’ultimo conosce molto bene sia il percorso della rotta intrapresa che le relative condizioni del mare mentre, viceversa, questo strapagato presidente non solo dimostra di non conoscere percorsi e progetti ma risulta, altresì, anche molto arrogante, oltre che privo delle fondamentali basi della buona educazione. Al netto della vicenda all’origine dello scontro, con il Sindaco Cimmino, resta chiaro che l’Amministrazione comunale stabiese ha approvato con convinzione la realizzazione del progetto del traforo di Varano nell’assise comunale cittadina, e di tanto nessuno sembra ne abbia mai smentito la valenza, né tantomeno sembra che qualcun altro voglia tornare sui propri passi. Invero, a seguito di quanto accaduto, cresce la convinzione che a venir meno agli accordi stipulati sia proprio questo presidente dai modi spicci ed anche un po’ sgarbati, considerate le problematiche sorte in capo alle questioni sul tavolo che non appaiono certo di poco conto. Allo stato, rimanendo chiuse le stazioni di Ponte Persica e di Pioppaino, e con la storia ballerina di un ascensore che, restando da troppi anni “appesa” al filo delle valutazioni “degregoriane”, appare e scompare a piacimento, a questo punto non riesce particolarmente difficile capire che a venir meno agli accordi sottoscritti sia solo il presidente l’Eav che, del marinaio di cui in epigrafe, sembra abbia ereditato solamente, ormai stantio luogo comune, la nomea di colui predestinato a venir sicuramente meno alle promesse. Insomma, la vicenda del sequestro del cantiere al solaro, altro non rappresenta che lo specchio comportamentale di De Gregorio. Infatti, la sua convinzione di comportarsi da padrone in casa altrui, dopo aver incassato la delibera consiliare, con la determinazione di ignorare finanche le procedure previste dalle normative vigenti in materia, la racconta proprio tutta sulla cultura del rispetto dei territori e delle comunità che, questo spocchioso ed arrogante personaggio, nutre nei loro confronti. Ma in fondo è bastato proprio poco per rovinargli la festa, e di conseguenza la giornata, è bastato solo che un elettrotreno andasse in “corto circuito”, sulla tratta Napoli-Sorrento, con i poveri viaggiatori costretti a continuare il loro percorso a piedi, tra ciottoli e binari, alla faccia della tanto sbandierata efficienza e della sicurezza. E in tutto ciò, solo per sottolinearlo, Cimmino non c’entra, grazie a Dio!

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