(Red) – Approvato il bilancio consuntivo relativo all’esercizio finanziario 2020 con il voto favorevole di 16 consiglieri comunali ed uno astenuto. Un consiglio comunale che, secondo alcuni accreditati osservatori ed opinionisti della politica stabiese, avrebbe dovuto vedere il sindaco Cimmino fungere da “punching ball” per mano delle divise e litigiose opposizioni che, supportate dal presunto cavallo di Troia oggi a mezzo servizio nell’area della maggioranza, cogliendo l’opportunità di un atto dovuto e necessario, relativo all’approvazione del rendiconto, al fine di evitare lo scioglimento anticipato dell’assise cittadina. Invece così non è stato perché il Sindaco ha ribaltato i ruoli, e il motivo è da ricondurre sicuramente alla strategia pianificata e messa in campo, con il solito esperto regista e protagonista della cacciata di ben tre sindaci predecessori di Cimmino, dall’intervento dello “speranzoso leucino” Scala che immolandosi, in barba a tutte le normative regolamentate vigenti, voleva imporre, attraverso una strumentale pregiudiziale, di discutere della situazione politica all’interno di una maggioranza che, stando ai risultati che emergono nel consiglio comunale, dimostra ogni giorno di più di essere sempre più coesa, compatta e granitica rispetto al giorno del suo insediamento. Invero, è opportuno sottolineare che nel corso dell’approvazione del consuntivo 2019 la maggioranza registrò i canonici 16 voti, quest’anno ne ha incassati sempre 16 con una astensione. In politica questo significa che, attraverso quell’astensione, ci sta un’apertura politica che, appena il mese scorso, si era già tramutata in fiducia politica attraverso il voto favorevole espresso sul bilancio di previsione 2021. E’ vero che le previsioni, quelle che da giorni siamo costretti a sorbirci da parte di una certa stampa acrimoniosa per fatti per nulla afferenti alla politica, sono fatte per essere sbagliate, ma quello che risulta ancor più imbarazzante è l’impegno che profondono in questa missione, al momento veramente impossibile. E dopo il primo tentativo fallito, messo in campo nel corso dell’approvazione del bilancio di previsione 2021, alle divise, litigiose ed incoerenti opposizioni non resta altro che prenderne atto che, di questi tempi, è preferibile fare una bella corsa al mare, e non solo per rinfrescare le proprie membra, ma per distendersi e rinfrancarsi dalle delusioni figlie di una ossessiva e spasmodica ricerca di un potere che, ormai, gli manca da troppi anni!
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