(Red) – Gragnano è stata da sempre una cittadina politicamente matura, una comunità dove il dibattito politico è stato sempre vissuto all’insegna del confronto democratico tra i partiti politici storicamente radicati sul territorio. Una città che, oltre ad essere famosa per la produzione di un prodotto conosciuto nel mondo, ha dato i natali anche ad illustri personaggi politici che hanno ricoperto incarichi di levatura nazionale, e pertanto considerata un eccellente fucina di formazione culturale e politica nell’alveo del comprensorio vesuviano a sud di Napoli. Anche Gragnano, come tanti altri comuni italiani, rientra tra le città che ai primi di ottobre vedrà i propri cittadini tornare alle urne per rinnovare gli organi di governo locale. La peculiarità che, in questa tornata elettorale, salta subito agli occhi è quella che mai come quest’anno, nella storia politica di questa ridente cittadina dei lattari, i partiti politici sembrerebbero aver abdicato al proprio ruolo in via definitiva abbandonando il campo alla straripante esigenza delle liste civiche che, nel frattempo, proliferano numerosissime. Gli unici partiti presenti alle elezioni che, a quanto pare presenterebbero la lista con il tradizionale logo, potrebbero essere solo Fratelli d’Italia e la Lega i quali, partiti fortemente identitari, hanno rinunciato alla sottile tentazione di abiurare ai propri principi ideali e politici. Al contrario, tutti gli altri ex-partiti, pur di partecipare alla “Macedonia Civica”, messa in campo con il solo ed unico scopo di ritagliarsi una fettina di potere gestionale cittadino, sgomitando tra loro hanno fatto la corsa per chiudere “accordi” con quello stesso sistema di potere che tanto avevano osteggiato nel corso della consiliatura in imminente scadenza. Tra questi ultimi figurano anche i pentastellini che, a margine di un accordo sottoscritto una settimana fa con la coalizione Cimmino, appena il giorno dopo si sono defilati attraverso una nefanda dichiarazione, rilasciata agli organi di stampa, “bollando” quale Fake-news lo stesso post pubblicato dal candidato sindaco sul proprio profilo social. Molte liste “condominiali e familiari”, pertanto si immagina, parteciperanno alla consultazione elettorale per eleggere il Sindaco e il consiglio comunale il 3 ottobre p.v., ed è convinzione ormai diffusa che l’unico probabile vincitore in uscita dalle urne gragnanesi potrebbe essere solo il “Kaos”, scontata ormai l’assenza dei tradizionali partiti, una volta in grado di veicolare le esigenze della cittadinanza, da sempre garanti dell’equilibrio politico tra le forze della coalizione a sostegno del Sindaco e della squadra di governo della città. A completamento di questo miserabile scenario manca , a questo punto, solo la lista dell’Uomo Qualunque per completare, in maniera compiuta, l’operazione “Tutti insieme appassionatamente”. Quale futuro politico-amministrativo si prospetta adesso per i cittadini della “Capitale europea della pasta”? Questo lo potranno scoprire in un solo modo, “Votando”!
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