(Red) – Un cartellone estivo, molto travagliato, che prima di essere varato è stato purtroppo preceduto da una infinita montagna di polemiche politiche innescate da un’opposizione spigolosa ed aggressiva oltre che ignara delle dinamiche, sempre complesse quando si tratta della macchina amministrativa stabiese, che ne hanno determinato il notevole ritardo con il relativo slittamento di qualche settimana rispetto ai tempi programmati. Superate finalmente le difficoltà burocratiche, in alcuni frangenti create ad arte, il cartellone è partito spedito, ed anche col botto potremmo dire. Infatti, nel giorno della vigilia di Ferragosto, c’è stata l’esibizione degli artisti di strada che hanno dilettato adulti e bambini, nel tour delle fontane cittadine in villa comunale, fino all’accensione dei fuochi a mare, piazzati su tre zattere a circa cento metri dalla battigia, proprio al centro del tratto di mare che va dal Miramare alla banchina di Di Catiell. Uno spettacolo senza precedenti, ha rappresentato questa inedita scelta di aprire la stagione degli eventi, con l’accensione dei fuochi pirotecnici proprio al centro dello specchio acqueo antistante la villa comunale stabiese. Un successone di pubblico e di critica.

Una vigilia al “fulmicotone” che ha incantato i circa 16.000 cittadini presenti in villa comunale i quali, nonostante le residuali restrizioni ancora vigenti e diligentemente rispettate, sono rimasti incantati e con gli occhi al cielo per circa 13 minuti dalla magia dei fuochi pirotecnici, accesi direttamente in mare per la prima volta a Castellammare,  che hanno brillato in uno scenario a dir poco incantevole.

A seguire, proprio nel giorno di Ferragosto, lo spettacolo musicale, nello scenario meraviglioso delle Antiche Terme, con il gruppo musicale “Vieni Vieni cu mè”, del maestro Manuel Sammartino, che alla presenza di circa 400 persone ha allietato la serata con uno straordinario repertorio classico napoletano. Un gruppo di preparati musicisti che, alla luce della meravigliosa ugola del cantante, ha creato un’ammaliante atmosfera che ha ampiamente soddisfatto il palato di una platea competente, che a tratti appariva coinvolta emotivamente ed in perfetta sintonia con gli artisti. Infine, a voler essere pignoli ad appena 48 ore dall’inizio di questo cartellone pregno di qualità professionali ed umane, si potrebbero far rilevare solo i mastodontici limiti di un’organizzazione molto “free”, dipendenti dalla società che si è aggiudicata la gestione degli eventi, in relazione alla corretta distribuzione e gestione del personale addetto al controllo per il rispetto del “Piano di Sicurezza” e, in particolare, della conoscenza ed alla corretta applicazione dell’art.15 del DPCM del 2 marzo 2021. Ma al netto di questa naturale défaillance organizzativa, evidentemente sconosciuta all’Ente affidatario, ed a poche ore dal debutto ufficiale del cartellone, si potrebbe ben dire che “chi ben comincia è alla metà dell’opera”, e nella consapevolezza che la società appaltante la gestione degli eventi stabiesi produrrà ogni sforzo utile per dotarsi degli appropriati strumenti conoscitivi delle vigenti normative in materia, al momento non possiamo fare a meno di complimentarci per la qualità degli spettacoli di ferragosto ai quali abbiamo assistito.

DPCM 02 Marzo 2021 – Art. 15 (Spettacoli aperti al pubblico)

1. Sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, live-club e in altri locali o spazi anche all’aperto. A decorrere dal 27 marzo 2021, gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, live-club e in altri locali o spazi anche all’aperto sono svolti esclusivamente con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi. La capienza consentita non può essere superiore al 25 per cento di quella massima autorizzata e, comunque, il numero massimo di spettatori non può essere superiore a 400 per spettacoli all’aperto e a 200 per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala.

2. Le attività devono svolgersi nel rispetto degli allegati 26 e 27, come eventualmente integrati o modificati con ordinanza del Ministro della salute, nonché dei protocolli o delle linee guida idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in ambiti analoghi, eventualmente adottati dalle Regioni o dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome nel rispetto dei principi dei protocolli e nelle linee guida nazionali, e comunque in coerenza con i criteri per Protocolli di settore elaborati dal Comitato tecnico-scientifico in data 15 maggio 2020. 3. Restano sospesi gli spettacoli aperti al pubblico quando non è possibile assicurare il rispetto delle condizioni di cui al presente articolo.

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