(Red) – Una visita lampo è stata effettuata dal reggente di Forza Italia che, in tour elettorale per Napoli in occasione delle comunali partenopee, ha colto l’occasione per visitare anche la città di Gragnano. Del resto è normale che un leader facente funzioni si rechi nelle città che, il 3 e 4 ottobre p.v., voteranno per il rinnovo dell’assise comunale, e chiaramente queste visite servono a sostenere il partito degli Azzurri oltre che i componenti delle liste di F.I. compresa tutta la classe dirigente locale, tanto proprio al fine di non far mancare il sostegno del partito centrale agli organi periferici impegnati in trincea. Ma nel caso di specie, avendo qualcuno omesso di spiegare all’on. Tajani la situazione cittadina di Gragnano, il vice del Cavaliere si è ritrovato suo malgrado, e chiaramente a sua insaputa, a far visita ad una lista civica di ispirazione “forzista”, presentata in una coalizione con altre liste “civiche” a sostegno di un candidato sindaco espressione del Csx Gragnanese. Questo episodio, alla luce di quella che è la reale situazione in campo nella ridente cittadina dei Lattari, suona come un vero e proprio “schiaffo politico” al lavoro di chi, come D’Auria (altro candidato in campo), lavora da sempre in trincea a difesa dei principi e dei valori di Forza Italia sul territorio, oltre che in sinergia con il vero centrodestra locale. Infatti, il paradosso è rappresentato proprio dal fatto che, in questa consultazione elettorale, Nello D’Auria pur rappresentando il Centrodestra di Gragnano, ed in netta contrapposizione con la “Macedonia dei Lattari” onnicomprensiva di tutti i partiti del Csx locale (Grillonzi compresi), abbia dovuto ingoiare un indigeribile rospo nell’apprendere che Tajani, il leader del proprio partito di riferimento locale e nazionale, sia passato per la propria città per dare sostegno e vicinanza ad una civica schierata, a sostegno di Cimmino, in una coalizione di Centrosinistra organico e conclamato. Una “Gaffe” che Tajani, evidentemente all’oscuro delle oscurantiste manovre locali, avrà indubbiamente commesso in buona fede e che, a questo punto, volendo parafrasare la pubblicità di un noto liquore, si potrebbe affermare senza alcun ombra di dubbio che “Di storto c’è solo l’etichetta”! O No?   

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