(Red) – “Stiamo lavorando per restituire dignità alla Politica”, parole e musica a cura di Peppe Giordano segretario del circolo stabiese del PD. Immediata e decisa, la sortita del segretario DEM, alle illazioni circolate sulla eventualità della costituzione di una vasta aggregazione di civiche che, secondo “Radio marciapiede”, in vista delle prossime comunali del 2023 potrebbero nascere a sostegno della candidatura a sindaco di Andrea Di Martino, già sconfitto dalla coalizione di Cdx del Sindaco Cimmino nel ballottaggio del 24 giugno del 2018. Non sono passate inosservate le manovre messe in campo dall’ipercinetico “Italvivino” per tentare, con la partecipazione straordinaria della capogruppo di F.I. alla regione Campania, di mettere in grave difficoltà la tenuta dell’Amministrazione Cimmino e, nel caso dovessero sussistere le condizioni numeriche, di poter addirittura tentare di sfiduciare l’attuale Sindaco ricorrendo alla nefanda pratica della “sfiducia notarile”, pratica molto gettonata nelle ultime due consiliature cittadine a guida Piddina. Una soluzione che, elaborata a tavolino da Di Martino con l’apporto dell’inadeguato pentafantoccio pluristellato, non troverebbe il gradimento dei veri partiti presenti tra le fila delle opposizioni PD e Sinistra Italiana i quali, alla luce della formazione politica di provenienza, prediligerebbero che, la sfiducia a Cimmino, maturasse a seguito di una mozione presentata in consiglio comunale ed a seguito di un dibattito politico compiuto nella propria sede naturale. Insomma, quello che si profila oggi, è un vero scenario di guerra, ma questa volta le regole della battaglia politica le vuole giustamente decidere il circolo del PD stabiese che, attraverso il suo segretario, ha lanciato una proposta molto seria al fine di costituire una coalizione che rappresenti, in maniera omogenea, le esigenze di un lavoro iniziato già da luglio 2020, ed a tal proposito il segretario ha precisato: ”Stiamo lavorando nella direzione di costruire un campo largo di centrosinistra, pertanto un progetto ben definito al quale noi chiediamo l’adesione di tutte le forze progressiste e democratiche della città. A noi non interessano operazioni trasversali e papocchi, così come è successo in altre città tipo quelle confinanti con Castellammare tanto per intenderci, le guerre personali NON interessano al PD stabiese, in quanto noi vogliamo costruire lo stesso progetto che, nelle città andate al voto nelle ultime settimane, è risultato premiante alla luce del vincente consenso registrato”. Una dichiarazione che la dice tutta sulla qualità del progetto, un calcione deciso e netto a quelli che sono i “papocchi” elaborati in precari e raffazzonati laboratori che con la politica, e nemmeno con gli interessi della comunità stabiese, appaiono non avere nulla a che fare. Adesso non resta che attendere l’esito di un dibattito che, a quanto pare, si sta elevando in termini culturali e politici e, questa netta inversione di rotta, potrebbe in tal modo rappresentare per la politica il passe-partout per ritornare, finalmente, alle magnificenze del tempo in cui il dibattito ed il confronto si articolavano sui progetti e non sicuramente sui like registrati su Facebook. O no?
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