(Aldin) – Sabato scorso è andata in scena nella capitale la manifestazione contro le misure adottate dal governo che dal 15 ottobre ha istituito l’obbligo del Green Pass per tutti i lavoratori. Purtroppo la protesta, dopo essere sfociata in guerriglia urbana con l’assalto di un mezzo blindato della polizia ha avuto un epilogo molto triste e gravissimo con l’assalto alla sede capitolina della CGIL ad opera di esagitati manifestanti tra i quali si erano infiltrati anche dei militanti di “Forza Nuova”. L’attacco era stato addirittura preannunciato circa due ore prima dal loro leader sul palco dei manifestanti. Leader che si è poi scoperto, non poteva nemmeno partecipare alle manifestazioni in quanto destinatario di Daspo. Ma nemmeno in due ore si è riusciti a contenere o bloccare sul nascere il disegno di questa frangia di manifestanti che, puntuali come un orologio svizzero, si sono introdotti nella sede del sindacato, difesa unicamente da sette poliziotti. Cosa non ha funzionato e perché non ha funzionato non è dato sapere. Certo è che nemmeno sette samurai avrebbero potuto fare di più mentre chi di dovere avrebbe dovuto organizzare e ne avrebbe avuto tutto i tempo, in due ore, intervenire per evitare la riuscita di un disegno criminoso, per altro palesemente annunciato. Certo è che la gestione dell’ordine pubblico ha lasciato molto a desiderare nella circostanza ed allo stesso tempo insinua non pochi dubbi. Le immagini di una sede simbolo di una parte dei lavoratori date in pasto alle telecamere non giova certo al paese, ma siamo sicuri che non condizioni emotivamente l’elettore chiamato alle urne nella prossima tornata elettorale che manco a farlo apposta andrà in scena nella capitale da qui a qualche giorno? Non vorremmo crederlo, ma probabilmente neanche i protagonisti della prima Repubblica riuscirebbero a decifrare compiutamente l’accaduto. Forse viviamo tempi in cui il potere logora anche chi ce l’ha? Sembra paradossale, ma in una vera democrazia il potere non produce potere ma proviene sempre dal popolo, non vorremmo che questo concetto stia passando di moda.
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