(Red) – Continuano i controlli da parte dei militari della Guardia Costiera di Castellammare di Stabia a tutela della salute dei consumatori e per la verifica del rispetto della normativa nazionale e comunitaria in materia di contrasto delle attività illecite lungo l’intera filiera della pesca, messi in campo dal Capo del Compartimento Marittimo di Castellammare di Stabia, sotto il coordinamento della Direzione marittima di Napoli dell’Ammiraglio Pietro Giuseppe VELLA.
In particolare, nella mattinata odierna, a seguito di mirate attività investigative atte a salvaguardare la “Zona di Tutela Biologica denominata “Banco di Santa Croce”, del Comune di Vico Equense, i militari della Capitaneria di porto di Castellammare di Stabia, di concerto con il personale della Delegazione di Spiaggia di Vico Equense, hanno individuato un’unità da pesca clonata attraverso la contraffazione e la successiva apposizione del numero di iscrizione della matricola su un’unità gemella, entrambe nella disponibilità di un soggetto già noto al personale militare del Compartimento Marittimo di Castellammare di Stabia che, di fatto, svolgeva contemporaneamente l’attività di pesca in due differenti punti con la medesima documentazione di bordo.
Dopo un’intensa attività di controllo ed appostamento, effettuata anche con l’ausilio di pattuglie terrestri prive dei contrassegni del Corpo e di altri dispositivi di segnalazione, iniziata già alle prime luci dell’alba, il personale militare, preso atto della palese truffa posta in essere dal pescatore locale, decideva di intervenire procedendo al sequestro delle due unità da pesca contraddistinte dal medesimo numero di matricola, di tutti gli attrezzi utilizzati per l’illecita attività e dei documenti di bordo, al fine di approfondire la vicenda, anche con le dovute segnalazioni al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali – Pesca ed Acquacoltura per la successiva revoca della licenza di pesca. L’odierna operazione ha evitato la perpetrazione di un’illegale pesca nello specchio acqueo ricadente all’interno del cosiddetto “santuario dei pesci”, che ospita diverse specie sia animali che vegetali, tra cui il corallo rosso, difficilmente individuabile nel bacino mediterraneo e conferma il costante impegno della Capitaneria di porto di Castellammare di Stabia volto alla repressione di ogni forma di attività illegale che si svolge nelle acque del proprio Compartimento Marittimo, con particolare riguardo a quelle finalizzate alla salvaguardia dell’ambiente marino nel suo complesso.
Castellammare di Stabia, 19 Novembre 2020
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