(red) – Appena qualche giorno fa, un ex candidato sindaco trasformatosi in Batman dell’anticamorra, accusava ferocemente alcuni fantomatici “nemici” politici rei, a suo avviso, di aver montato e orchestrato una polemica politica sulla vicenda della sua “nuova attività di guida”, esercitata in quel delle Terme al Solaro a far da cicerone all’inviato di Rai3, fungendo da Caronte tanto incallito quanto consumato. Per lanciare questa accusa, il novello paladino dell’anticamorra, ha utilizzato un post durissimo sui social, un post attraverso il quale non ha lesinato di aggettivare con “apprezzamenti e giudizi” pesanti di dubbio gusto, nonché gravemente lesivi la dignità delle persone nominate, utilizzando per qualcuno solo una scaltra e tristemente famosa tecnica allusiva – da politico subdolo – sapientemente appresa dal suo più smaliziato ed autorevole pigmalione. E non solo si lancia sui social con offensivi ed improvvidi commenti border-line, “a rischio querela” per dirla in breve, ma si cimenta finanche in analisi politiche inverosimili , vista la sua storia e solo per usare un eufemismo, considerato che sotto un post recante un comunicato del PD ha avuto addirittura la “faccia tosta” di postare questo commento: “Nicola Cuomo è stata solo la vittima di quel patto scellerato. Quel patto è un accordo trasversale che fluttua tra le coalizioni ad ogni elezione”. Nella consultazione elettorale del 2013, Nicola Cuomo, al tempo segretario Dem uscente fu sponsorizzato anche da Iovino, diede luogo ad una vera coalizione politica di Centrosinistra, una coalizione della quale faceva parte il PD con Sel e una serie di civiche tutte vicine all’area di Csx, formata pertanto da componenti storicamente orbitanti nell’area politica della sinistra stabiese. Eppure, neanche erano trascorsi sei mesi dall’insediamento, iniziarono le prime scintille nella gestione politica amministrativa della città. La situazione precipitò sulle vicende delle partecipate comunali, in particolare di Sint e Terme di Stabia, al punto che le storiche componenti che avevano voluto Cuomo alla guida della coalizione, Iovino e Corrado del PD e Sel di Vozza, pensarono bene di sfiduciarlo nello studio di un noto professionista in quel di Corso Vittorio Emanuele. Bisogna inoltre ricordare che in quel particolare momento storico, Cuomo aveva sconfitto sia i centristi di Vitiello che il Cdx di Pentangelo.
Alle consultazioni comunali del 2016, è fondamentale ricordare che gli sponsor più accesi, a sostegno della candidatura di Pannullo detto “Tonino il breve”, furono proprio Iovino, i cosiddetti “trasversali” e Di Martino che, in particolare, si diede tantissimo da fare al punto da diventare l’uomo ombra del candidato Sindaco per tutta la campagna elettorale, ballottaggio compreso. Poi la storia, quella vera, narra di un battibecco nato tra il Di Martino e Pannullo che, senza esitazione, decise di escluderlo dalla squadra di governo della città a settembre 2017, tanto nonostante la tre giorni di Migliore sul sagrato della Concattedrale stabiese. Scattò a questo punto, era appena l’inizio di febbraio 2018, la vendetta di Di Martino che, riuscendo a convincere i soliti “trasversali”, organizza la “caduta di Tonino il breve” in quel di piazza San Leone a Gragnano, nello studio di un conosciuto notaio napoletano.
Ad aprile del 2018 si aprirono le danze e Di Martino, dopo aver cercato un “improbabile accordo” con Cimmino, presso un noto studio legale di via Toledo a Napoli, decise di correre da solo con una miriade di liste civiche create ad arte per l’occasione, e provate un po’ ad indovinare da chi? Ma è facile, semplicemente dai soliti noti dell’ormai famosissimo gruppo dei “Trasversali” stabiesi Cuomo compreso che, superando di un piccolo pugno di voti la coalizione messa in piedi dal PD, riuscirono ad accedere addirittura al ballottaggio con Cimmino, uscendone sconfitti, pur avendo conseguito circa duemila voti in più rispetto alla tornata elettorale della normale competizione del 10 giugno 2018.
Analisi di comodo dunque, quelle elaborate dal Di Martino, e volendo considerare l’ormai deteriorata situazione politica stabiese, ai limiti del tutti contro tutti, non riusciamo ad immaginare quale posizione potrebbe assumere oggi questo “poliedrico politico”, visto che è riuscito a cambiare ben 5 magliette negli ultimi 4 anni, al fine di soddisfare la sua smisurata ambizione di voler fare il sindaco a tutti i costi, e costi quel che costi. E per poterci riuscire adesso, cosa farà? Si inventerà una coalizione “nuova di zecca” con i soliti, conosciutissimi e ormai stantii “Trasversali stabiesi”?
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