(Red) – Che cosa è il “Giogo” ? Secondo Wikipedia il giogo è un dispositivo concepito, fin dall’antichità, per la trazione animale. Quando viene applicato alla parte anteriore del corpo di uno o più animali da tiro permette l’attacco di una macchina e la manovra da parte di un operatore, tipicamente posizionato posteriormente o di lato. Insomma questo termine, che ricorre molto nella “liturgia” cattolica in questo tempo, nell’Antico Testamento è usato spesso in modo figurato per indicare la schiavitù dell’uomo, un dominio opprimente da parte di qualcuno o di qualcosa. Il peccato è un giogo pesante in quanto ci costringe a fare ciò che non vorremmo, ossia a camminare nella direzione sbagliata e ad ubbidire alle sue leggi. E appunto nella giornata di ieri, vigilia della festa della bandiera, è stata notificata la copia autentica della proposta del Ministero dell’Interno – Direzione Centrale per le Autonomie – Uff. III Controllo sugli Organi, datata 21/02/2022, prot. N°007164 del 09/03/2022, con l’allegata relazione della Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo di Napoli, prot. N°1/2022/N.C. – Area IO.S.P. del 07/01/2022, con il decreto Presidenziale del Tribunale di Torre Annunziata. Prima Sezione Civile, datato 10/05/2022, nel giudizio N.R.G. 1904/2022 all’ex Sindaco ed a ben tredici, tra ex assessori e consiglieri comunali, dell’Amministrazione Comunale stabiese sciolta per “presunte infiltrazioni camorristiche”! Considerato che questo scioglimento è stato adottato come misura “preventiva”, quale sarebbe il “peccato originale” a carico dei 14 politici convocati a comparire davanti alla Prima Sezione Civile del Tribunale di Torre Annunziata per essere sottoposti a giudizio?
RILEVATO che la proposta di scioglimento non reca espressa menzione degli amministratori responsabili, ma richiama le risultanze della “relazione Prefettizia” nella parte in cui:
- individua i profili dei singoli amministratori e mette in rilievo la presunta rete di “rapporti parentali e di frequentazioni che lega alcuni di essi con esponenti delle locali consorterie”;
- individua in seno al consiglio comunale amministratori gravati da pregiudizi di polizia, strettamente legati alle organizzazioni mafiose o riconducibili per legami familiari ad esponenti dei clan camorristici.
Alla luce di queste motivazione addotte potrebbe essere legittimo dedurne che, in relazione alla responsabilità penale che è personale e delle sue eventuali code o ripercussioni, il “peccato originale” sembrerebbe essere costituito da motivi di parentela con personaggi esponenti le locali consorterie, e tanto in assenza di nemmeno uno straccio di riscontri di effettiva frequentazione e/o organicità a queste succitate organizzazioni criminali. In realtà, tra le motivazioni principali che conducono i giudici ad annullare lo scioglimento spicca, anzitutto, la considerazione della mancata individuazione degli elementi univoci, concreti e rilevanti in grado di dimostrare il collegamento o condizionamento mafioso (tra cui, chiaramente, l’emersione di provvedimenti illegittimi). A questo punto nasce spontanea la domanda: Ma esistono questi elementi nella relazione stabiese (ancora coperta da migliaia di omissis), così come sono emersi in qualche città dell’area metropolitana di Napoli, dove le attività di P.G. si sono inconfutabilmente concluse anche con arresti?
E di conseguenza nasce un ulteriore quanto improcrastinabile domanda: Ma certa stampa come è venuta a conoscenza dei nomi di coloro che, presuntivamente, avrebbero avuto collegamenti con le consorterie criminali stabiesi, visto che nel provvedimento di comparizione personale notificato dal tribunale vi è allegata una relazione “omissata”, e coperta dal segreto di stato, che risulta a questo punto palesemente e continuamente violato sin dal 24 febbraio 2022? E’ d’uopo a tal proposito, e non di certo a chi per ruolo è deputato all’azione penale, che la violazione del segreto di stato è codificato come reato ex art 261 cp, ma questa è un altra vicenda che di certo sarà oggetto di indagini giudiziarie e procedimenti penali che si spera possano avere la stessa attenzione mediatica del procedimento, oggi pendente, per la verifica e l’accertamento dell’incandidabilita’.
Una storia dai contorni semioscuri che, a quanto sembra, nutre interessi diversi dalla reale ricerca della verità dei fatti, considerati i diritti negati dalla conduzione di un “giogo” politico veramente perverso! (Prima parte)
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