(Red) – Inaugurata la campagna elettorale del PD stabiese, impegnato nella corsa alle Politiche 2022, con un manipolo di dirigenti e simpatizzanti pronti a battere in lungo e largo il territorio. Una corsa al voto che inizia attraverso alcuni contenuti “traviati” che emergono dal comunicato che i Dem hanno scritto: “È partita ufficialmente questa mattina la campagna elettorale che ci porterà alle elezioni del 25 settembre.

Nella sede del PD di Castellammare di Stabia abbiamo svolto la prima riunione organizzativa con i nostri candidati al collegio uninominale del Senato e della Camera per la coalizione dei Democratici e Progressisti.

La candidatura della vice segretaria del Pd stabiese, Nora Di Nocera, al Senato della Repubblica è per noi motivo di orgoglio. È la prima volta che il nostro circolo si trova a concorrere per le elezioni nazionali con un suo esponente locale. Ne sentiamo il peso e la responsabilità e siamo a pronti a fare la nostra parte con entusiasmo e determinazione per dare ai nostri cittadini un’opportunità di cambiamento con proposte che guardano ai diritti, al lavoro, alla scuola, ai ceti deboli, ai giovani, all’ambiente, in pratica, al futuro del nostro paese.

Abbiamo l’opportunità di avere come nostro rappresentante alla Camera dei Deputati Sandro Ruotolo, persona che non ha bisogno di presentazioni, visto lo straordinario lavoro che, prima da cronista e negli ultimi anni da Senatore, ha svolto e svolge sui territori per la ricerca della verità, per la giustizia sociale, per la lotta alla camorra e al malaffare. Al Senatore Ruotolo va il nostro più grande ringraziamento per l’impegno profuso nella nostra città nell’accendere i riflettori sull’ingerenze del malaffare e della criminalità nell’amministrazione comunale.

Insieme a Di Nocera e Ruotolo candidati nei collegi uninominale ci sono Marco Sarracino, Loredana Raia, Lello Topo, Maria Antonietta Ciaramella, il Ministro Dario Franceschini, Valeria Valente, Filippo Sensi e Giuliana Di Fiore candidati del nostro collegio tra Camera e Senato nei listini del Partito Democratico, con loro vogliamo costruire il paese del presente e del futuro”. Un passaggio in particolare, quello “sul presunto impegno che avrebbe profuso Ruotolo nell’accendere i riflettori sulle ingerenze del malaffare e della criminalità nell’amministrazione comunale”, la dice lunga sulla qualità politica di questo partito che in città, al Potere per circa un quarto di secolo – ininterrottamente dal 1992 – al netto della breve parentesi dei 30 mesi di Bobbio e dei circa 4 anni di Cimmino, è noto per le sue disastrose e “storiche” gaffes che, sulla scia di quelle tracciate da Letta, ringrazia un noto “professionista della legalità” sulla stessa sede che, purtroppo, ha dovuto registrare la presenza degli “assassini”, risultati iscritti al partito, che trucidarono l’ex consigliere comunale PD Gino Tommasino in quel tragico 3 febbraio di circa 13 anni orsono. Secondo questi “giovani” politici, evidentemente dalla memoria molto corta, il merito di aver acceso i riflettori sul malaffare infiltrato nella Pubblica Amministrazione Stabiese sarebbe da ascrivere ad un uomo che, dopo averne parlato ampiamente al tempo di quella tragica stagione, sembrerebbe aver dimenticato questo particolare per niente trascurabile, anche perché a quel tempo seguiva subito a ruota un altro efferato omicidio consumato dalla camorra per la gestione del parcheggio abusivo della Palombara. Una gaffe che si aggiunge a tutte quelle inanellate nell’anno 2020, riferendoci a quelle di un congresso consumatosi tra rissose polemiche mitigate, per fortuna, da un deciso intervento delle forze dell’ordine che furono allertate alla luce dei toni bollenti assunti dalla competizione che finalmente, sotto la sapiente tutela di Tartaglione e del “Putiniano” Sarracino, riuscì ad approdare a conclusione fino all’elezione dell’attuale segretario e del direttivo locale. Un linguaggio allusivo e strumentale quello utilizzato nel trascritto comunicato, senza d’altronde citare atti amministrativi e/o attività che abbiano “favorito la camorra”, che contribuisce a gettare ulteriore fango sulla martoriata cittadina stabiese il quale volutamente trascura che gli unici atti “sospetti”, emersi nel corso del lavoro svolto dalla Commissione di Accesso, riguardano esclusivamente atti amministrativi e “collusioni” emerse nelle prescrizioni Prefettizie notificate a Bobbio nell’anno di grazia 2010. E aspettando l’esito di………… “Cerberus”, continueremo a guardare con attenzione tutto quello che accadrà in questa campagna elettorale che, a quanto pare, potrebbe riservare non poche sorprese!

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