(Red) – Roma, via Flaminia civico 189, sede del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, alle ore 11,20 è arrivata la chiamata per il procedimento N° 12 afferente il ricorso avverso lo scioglimento per presunte infiltrazioni camorristiche del Comune di Castellammare di Stabia.
Una chiamata alla quale hanno risposto, puntualmente, l’ex-Sindaco Cimmino con quasi tutti i firmatari del ricorso, nella qualità di parti in causa, difesi da una nutrita squadra di legali sapientemente capitanata dall’Avvocato Professore Angelo Clarizia, potente ed indiscusso principe del foro romano.
Aperti i lavori dal Presidente del Tar Lazio, Savo Amodio nella qualità di Presidente della I^ sezione con Giudice a latere il dott. Petrucciano e relatore il dott. Tropiano, il cancelliere dopo aver letto l’oggetto del procedimento ha concesso subito la parola al professore che, con autorevolezza, competenza e dovizie di particolari ha così esordito:
“Signor Presidente, oggi siamo qui a discutere di uno scioglimento che ha marchiato, in maniera a dir poco infamante, professionisti, uomini e donne, comprese le loro famiglie, che hanno sempre avuto una condotta ineccepibile oltre ad essere tutti incensurati (nessuno di loro gravato da alcun tipo di precedente giudiziario) ed in assenza finanche del più piccolo ed insignificante indizio, si badi bene che non parlo di prove, che potesse richiamare o lasciar immaginare un eventuale collegamento organico e funzionale con il malaffare camorristico. Invero, una “storiella” messa in campo da una “relazione” (redatta dalla commissione di accesso ndr) tanto fantasiosa da apparire proprio come una orribile sceneggiatura di un orripilante quanto scadente filmetto. Infatti, in totale assenza di “atti amministrativi illegali ed illegittimi”, con provvedimenti assunti in evidente contrasto con gli interessi del malaffare, e con la storica scelta di costituirsi parte civile, per la prima volta nella storia amministrativa stabiese, riuscendo ad ottenere, in ambedue i procedimenti, una sentenza favorevole di risarcimento in favore della comunità stabiese, a seguito di tanto è sembrato quantomeno bizzarro sciogliere l’Amministrazione civica stabiese premiando, paradossalmente, nelle more la Segretaria Generale con tutti i dirigenti in servizio addirittura con il massimo dei voti.
Tengo inoltre a precisare – ha aggiunto ancora il professore – che abbiamo risposto punto su punto in merito a tutti i fatti contestati auspicando che questa onorevole Corte possa valutare, nella massima serenità, le argomentazioni difensive depositate agli atti di questo procedimento”.
All’ esito della discussione il Presidente Antonino Savo Amodio, ha ritenuto la causa matura per la decisione ed ha chiuso l’udienza rassicurando la difesa che tutto l’incartamento prodotto dal collegio di difesa sarà letto, e studiato, con la massima attenzione al fine di poter elaborare una sentenza equa e giusta e soprattutto fondata sui documenti prodotti dai ricorrenti.
Infine, e tanto solo per completezza dell’informazione, si rende edotti i nostri lettori che si è registrata l’assenza in aula dell’Avvocatura dello Stato che, oltre a non aver depositato gli allegati della “Relazione Commissariale” in chiaro, così come disposto nella Camera di Consiglio del Tar de Lazio attraverso l’ordinanza N°03515/2022 del REG.PROV.CAU., non ha depositato nemmeno un rigo di controdeduzioni alla tesi difensiva, con relativa documentazione allegata, depositata proprio nei primi giorni di dicembre. Un comportamento che secondo i tecnici sarà di certo oggetto di valutazione anche perché, tutto questo, è stato messo in risalto dalla difesa nei propri atti. I tempi per conoscere l’esito di questo procedimento? Noi non li conosciamo ma per la celerità del rito e per le caratteristiche del procedimento saranno necessari almeno venti giorni. Pertanto, per la pubblicazione della sentenza, non resta altro che attendere, con serenità, la seconda settimana dell’anno che verrà!
Questo è quanto i Giudici del Tar Lazio hanno garantito e rassicurato, preso atto che leggeranno l’intera documentazione con molta attenzione, e sicuramente il loro atteggiamento non sarà come quello adottato nei “Tribunali di Piazza Inquisitori” che. in tutti questi mesi, hanno sentenziato solo miserabili “Supercaxxole” senza leggere neanche un rigo degli atti amministrativi prodotti. E chest’è il comportamento dei “novelli garantisti” manichei!
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