Castellammare (Di Frank Tracchia) È arrivata l’ora per l’amministrazione Pannullo e per il sindaco “sotto lo schiaffo” degli Iovino’s e del consigliere regionale boschese, Mario Casillo: come da noi ampiamente preannunciato, il sindaco renziano della terza ora ha deciso di fare di testa sua (ma con le teste sempre di Iovino e Casillo) e ha deciso di non concedere assessorati e deleghe ai sei delusi della ex maggioranza dell’amministrazione che aveva l’ambizione di colorare la città, con Pannullo e Di Martino al timone di una nave che, dopo la deriva, sta affondando. Perché? Subito! Si dice, dalle parti di Palazzo Farnese e del corso Vittorio Emanuele, che sia ripartita la raccolta firme per sfiduciare il sindaco e la sua risicatissima squadra di governo in un “blitz” dinanzi al notaio: i dettagli dell’operazione “Pannullo e Iovino’s a casa” e il nome del notaio che dovrà firmare in calce l’atto sono top secret, così come è top secret il luogo dell’incontro decisivo dove si attendono 13 firmatari per mettere fine, dopo Nicola Cuomo e allo stesso modo di circa un anno e mezzo fa, alla dinasty del Partito Democratico. Chi vivrà vedrà? Ah, saperlo! Quello che noi sappiamo è che, ormai, solo un miracolo potrebbe salvare Toni da Portici.
Castellammare 25 settembre 2017

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