(Red) – Colpo a sorpresa dell’EAV di De Gregorio (e De Luca ndr) che convoca la “conferenza dei servizi” con il preciso intento di dare una pesante accelerata al megaprogetto del sottopasso di via Cosenza che risulta, a tutt’oggi, il più contestato ed inviso agli stabiesi negli ultimi 50 anni. Un tavolo convocato per una riunione introduttiva prevista per il 4 dicembre, (ironia della sorte proprio nell’occasione della festività di Santa Barbara patrona – di quanti si trovino in pericolo di morte improvvisa – la cui l’effige compare sulle porte dei depositi di polveri ed esplosivi) e che dovrebbe registrare al tavolo la presenza della Regione Campania, Città Metropolitana, Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Napoli, Parco Archeologico di Pompei, ASL, Cgil-Cisl-Uil, le società che si occupano dei sottoservizi e il Comune di Castellammare di Stabia, rappresentato dal Commissario Straordinario anticamorra Cannizzaro. Secondo la normativa, il percorso della “Conferenza dei Servizi” dovrebbe completare i lavori entro il 18 di gennaio del 2024 attraverso un approfondito confronto tra le parti, proprio in relazione ad un “avveniristico” progetto degno di una città a modello Europeo destinato a sconvolgere la vita e le abitudini di una popolazione intera in un quartiere come San Marco, che conta circa 20.000 abitanti, per i gravi disagi che ne deriveranno alla luce della insufficiente rete della viabilità alternativa destinata a smaltire i flussi di traffico provenienti da Gragnano, Santa Maria la Carità, Sant’Antonio Abate, oltre alla notevole mobilità dei residenti in un quartiere super-popolato e dotato di numerose strutture scolastiche (con una platea studentesca sia indigena che di pendolari proveniente dal vasto comprensorio), dello Stadio, di un mercatino rionale e di molteplici attività commerciali, di cui tante di queste ultime proprio a ridosso della zona interessata alla realizzazione del mastodontico progetto. In questo già difficile contesto, molto ben conosciuto dai politici locali addetti ai lavori, calare dall’alto questo megaprogetto senza aver prima risolto i problemi legati al sicuro isolamento del quartiere, con soluzioni credibili, realizzabili e capaci di poter alleviare i disagi derivanti dai lavori per l’esecuzione del previsto piano di lavoro, il Piano di De Gregorio e De Luca è destinato a fallire, preso atto che sia il Cdx che il Csx locali sono scesi in campo ben determinati ad ottenere risposte concrete attraverso la responsabilizzazione del Commissario anticamorra che, nella “Conferenza di Santa Barbara”, dovrebbe riportare le esigenze rappresentate dalle forze politiche, sociali ed economiche della città sin dagli albori di un difficile e complesso confronto avviato, con diversi tavoli, da molto tempo. Quello che appare strano è il “rumoroso” silenzio, sulla vicenda sottopasso, di alcuni dei candidati sindaci in pectore del cosiddetto “Centro Moderato”, dal “Civismo deluchiano di convenienza” e del “Centro per caso” che, sin dagli inizi di marzo scorso, perseverano indefessamente ad “autoproporsi” sulla scorta di una passerella virtuale che li vede giornaliermente sfilare, nella corsa al seggio più alto di Palazzo Farnese, in modalità costante ed ossessiva propinata, attraverso un magniloquente narcisismo, a base di selfie scattati nelle più variopinte forme, accompagnati dalla pubblicazione di post privi di contenuti, sia politici che programmatici, sul modello di sviluppo della città. Una scelta a dir poco infelice quella, della strana coppia De Gregorio e De Luca, di sedersi sulla “Santa Barbara” il prossimo 4 di dicembre, una esigenza nata probabilmente sulla scorta della conoscenza della personalità di San Catello, notoriamente amante e protettore dei forestieri secondo gli stabiesi doc, al quale i due si sarebbero affidati con le loro intense preghiere sperando chebla “Santabarbara” non esploda, considerato che la “Conferenza dei Servizi” avrà fine proprio il giorno della vigilia dei festeggiamenti previsti per il Santo Patrono. E adesso chi provvederà ad avvisare costoro del fatto che esiste anche l’eccezione che, molto spesso, conferma la regola? Ah, saperlo!
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