(Red) – In città circolava da tempo la voce, molto insistente, di incontri più o meno segreti che si stavano svolgendo in alcuni studi professionali, location e/o sedi, della ex-città delle acque per dar vita ad un confronto finalizzato a costituire delle coalizioni pronte ad elaborare un progetto credibile e realizzabile, da presentare all’elettorato stabiese, in preparazione a quella che sembra preannunciarsi come la “madre di tutte le elezioni” che si terranno a primavera inoltrata del 2024. Orbene, dopo tante chiacchiere, insinuazioni e scenari, ecco che una serie di liste civiche, collocatesi al centro dello scenario politico locale, ha dato vita ad un canovaccio di documento politico e, attraverso il quale, hanno deciso di annunciare alla cittadinanza che è partito sparato il primo blocco di aspiranti amministratori del Comune di Castellammare.
Il “manifesto politico”, firmato dai sei costituendi movimenti civici: Bene Comune, Partito della Città, Stabia al Centro, Percorso Civico, Insieme per Stabia e Svegliamoci, recita testualmente:
“La Coalizione Civica è un progetto che riunisce donne e uomini di diversa professionalità e differente trascorso politico, che si riconoscono anche nel campo riformista, convinti che la partecipazione attiva, in quanto massima espressione della libertà del cittadino, sia il presupposto necessario per il buon governo.
Ambisce a una nuova visione della politica locale, che non si limiti alla mera gestione della cosa pubblica, ma che sia da volano alla realizzazione di nuove realtà imprenditoriali, nonché al potenziamento e al consolidamento di quelle già esistenti, attraverso un’efficiente gestione delle risorse che offre il nostro territorio.
Crede che la Città, attraverso la sua Amministrazione, debba sostenere le attività a cui per tradizione e conformazione è naturalmente votata: alle imprese produttive – a partire da Fincantieri – , garantendo loro e ai lavoratori il dovuto supporto; a quelle ricettive, offrendo servizi adeguati all’accoglienza e all’offerta turistica.
Ritiene che l’Amministrazione debba essere più attiva nella risposta alle domande di legalità, vivibilità e sicurezza della cittadinanza, certi che le prospettive di un nuovo sviluppo economico, unitamente all’adozione di adeguate politiche sociali, siano di contrasto alla Camorra e fenomeni delinquenziali.
La necessaria attenzione ai grandi temi (i cantieri, il porto turistico, le terme etc.), oggetto di politiche ad ampio respiro e a lungo termine, non dovranno distogliere l’attenzione dalle problematiche più prossime al cittadino: la coalizione, quindi, si impegna ad accogliere le istanze della cittadinanza anche nella realizzazione di un programma di sostegno alle famiglie, con progetti che vedano in primo piano il benessere dei bambini e dei soggetti con disabilità.
La Coalizione sarà aperta a tutti coloro che abbiano questa seria volontà e intende accogliere associazioni, parrocchie, società civile e forze sane della politica, che siano poi capaci di contribuire alla realizzazione di un programma amministrativo realistico e concreto; in un gruppo così eterogeneo, dove l’esperienza politica andrà rafforzata dal coinvolgimento della popolazione, le decisioni saranno frutto di un dialogo e un dibattito comune e democratico, e i successi saranno sempre del gruppo.
Ci proponiamo di essere un cantiere aperto a tutte le energie positive della città nella realizzazione di un gruppo di uomini e donne che vogliano realmente il bene della nostra Castellammare”.
Un documento molto generalista che, a nostro modesto parere, avrebbe potuto firmare chiunque, considerato che non emerge nulla di particolarmente incisivo per la città, sia sotto l’aspetto programmatico che politico, tanto che appare solo ed esclusivamente un annuncio di “accordo preelettorale” tra sei liste civiche, di cui solo qualcuna di loro è ben conosciuta alla platea elettorale stabiese. Questa inaspettata mossa a sorpresa ha contribuito a creare, nel tardo pomeriggio di ieri, molte fibrillazioni nello scenario politico cittadino, considerato che le altre due “costituende coalizioni civiche” si sono viste “sottrarre” la scena e, la posizione di privilegio nell’area moderata, ora hanno accelerato i tempi nel tentativo di recuperare l’occasione perduta. Nel frattempo, nell’ambito del Csx locale, il PD sta tentando attraverso incontri bilaterali, e sotto la sapiente regia di Nicola Corrado, di recuperare il dialogo con quelle realtà che sembrerebbero poco disponibili a rientrare nell’alveo di un progetto che veda protagonisti della coalizione con il PD sia i pentastellati che Sinistra e Libertà, preso atto che il messaggio di Bonavitacola è apparso molto determinato e preciso, anche se a livello locale nulla può considerarsi scontato. In questo “spumeggiante” scenario il Cdx sta lavorando silente al proprio progetto che, in virtù di una coalizione forte della presenza di partiti determinati e uniti nell’esperienza di governo, non prevede, almeno al momento, sorprese di nessun tipo. Dopo il botto di Santo Stefano restiamo in attesa dei botti, sempre quelli politici, che sicuramente non si faranno attendere per questo fibrillante, quanto interessante, prologo di Capodanno.
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