(Red) – Essere Stabia, una civica di “sinistra” estrazione ormai isolata nel Csx, parla attraverso il suo portavoce Francesco Russo che, mentre continua a ripetere “Vicinanza m’è padre a me”, alimenta la sanguinosa faida tutta interna ai Dem stabiesi bocciando la candidatura Elefante, e commentando strumentalmente le parole dell’on Amato, con la mente rivolta al documento PD ispirato dall’uomo del monte, con un espressione tipicamente “Otelmiana” dichiara convinto:
“Apprendiamo con soddisfazione, dalle parole di Gaetano Amato, che il Movimento cinque stelle intenda aderire ufficialmente alla coalizione di centrosinistra a Castellammare. Ricordiamo a noi stessi che al tavolo convocato dal PD, i 5 stelle stanno partecipando da osservatori perché non hanno ancora sottoscritto il documento di coalizione. Se lo avessero fatto saprebbero che il PD non ha ufficialmente avanzato alcuna candidatura a sindaco. Ci sembra quella dell’on. Amato una fuga in avanti o meglio un ritorno alla teoria dei tre amici al bar già respinta fermamente da tutti. Ci è sembrato importante l’appello dei 100 uomini e donne di Stabia alle forze del centrosinistra. Abbiamo apprezzato l’iniziativa del PD di incontrarli, come apprezziamo il dialogo aperto con altre forze civiche cittadine. Dobbiamo sapere cogliere tutte le sollecitazioni e per questo ci stiamo confrontando per arricchire il programma della coalizione e dare ad essa una guida largamente condivisa, che possa ridare centralità e peso specifico alla nostra città”.
Questa posizione appare molto singolare alla luce dei principi sbandierati dal giovane politico appena qualche anno fa, in sinergia con lo chef “parestellato” ma molto lontano dai pentastellati, quando insieme convinti affermavano di “non avere né Padrini né Padroni”; principi che da qualche mese pare abbiano abbandonato “strada facendo”, preso atto che (passando per Oddato) sembrerebbero essere diventati dei convinti sostenitori del caparbio De Luca il quale, in aperto contrasto con la volontà del circolo locale del PD, ha manifestato la ferma intenzione di imporre, con invadente arroganza, un nome deciso altrove e non espressione del territorio stabiese. Il PD? Che ne parliamo a fare, tanto chest’e’!
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