(Red) – Sabato mattina il candidato sindaco del Csx, Luigi Vicinanza, si è recato in tour per il quartiere del San Marco che, suo malgrado, è diventato protagonista principale del confronto-dibattito di questa dura e ostica campagna elettorale che riporterà la democrazia a Palazzo Farnese dopo un Commissariamento durato circa 27 mesi. Nel corso del suo “giro turistico” per il quartiere, seguito da una colorita pletora di candidati della coalizione che lo sostiene, il candidato sindaco Vicinanza ha avuto modo di rendersi conto, almeno lo speriamo, del grande impatto NEGATIVO che la realizzazione del progetto EAV, mirante a costruire un sottopasso che per almeno 6 anni taglierebbe fuori il quartiere San Marco dal resto della città, potrebbe avere in ricaduta su di un quartiere di circa 20.000 anime che ospita un agglomerato scolastico di notevole importanza e sulle conseguenze catastrofiche per le attività commerciali di un centro commerciale naturale che, a tutt’oggi, risulta essere il territorio dove si registra il minor numero di “serrande abbassate”.
Alla fine di questa “inaspettata” visita al quartiere Vicinanza, da bravo e capace prestigiatore, ha tirato il coniglio dal cilindro prospettando, ai cittadini e commercianti indigeni, di sottoscrivere un “contratto” in relazione alla sua “abiura” al progetto del sottopasso che, con tanto di videoriprese effettuate dai suoi sostenitori, ha realmente firmato e provveduto a far sapientemente girare dalla sua comunicazione ufficiale. Invero, solo una grande operazione mediatica innescata al fine di catturare il consenso dei cittadini elettori, consapevole che il quartiere è molto sensibile su questo tema. Eppure, trascorse appena 48 ore, giusto il tempo che il video del contratto diventasse virale, arriva puntuale e chiara la risposta del Presidente EAV che, avendolo pubblicato alle 9,30 circa di stamani sul proprio profilo social, testualmente recita: “Elezioni? Oggi pur di prendere voti tutti pronti a vendere l’anima al diavolo del Populismo”. Un post che taglia letteralmente le gambe al candidato sindaco stabiese, richiamandolo a fare meno populismo ed a dire la verità agli elettori stabiesi in merito ad un opera che sta molto “a cuore” a coloro che ne hanno preteso la designazione. E’ chiaro adesso? O bisogna fare il disegnino per spiegare a Vicinanza che, secondo De Luca e De Gregorio, questo SOTTOPASSO S’HA DA FARE? Ah, saperlo!
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