(Red) – Così come da programma, ampiamente annunciato, giovedì si è svolto l’incontro del “Direttore” con la sua folta e smaniosa “compagnia” artistica composta da ben 16 simboli, 14 liste tra partiti e civiche e circa 10 gruppi consiliari al momento, considerato che di questo non c’è certezza. Un incontro che è stato necessario convocare nel teatro “Karol”, considerato l’alto numero delle presenze previste, con circa una settantina di persone. Fin dalle 16,00 è iniziato il flusso dei protagonisti che defilati infilavano rapidamente l’ingresso in sala tanto che, alle ore 16,30 precise, ha avuto inizio la prima riunione ufficiale della coalizione di Csx dopo la schiacciante vittoria decisa dal voto uscito dalle urne alle comunali dell’8 e 9 giugno scorso. Per quanto attiene la rappresentanza politica, tutte le liste civiche erano presenti all’appello, mentre per il PD risultava assente semi-giustificato il Commissari Dinacci e il rappresentante di Azione, Mario Russo, arrivato in netto ritardo rispetto al previsto orario di convocazione. I lavori sono stati aperti da una breve introduzione del neo-sindaco che ha voluto quasi subito sottolineare che nessun paletto era stato piantato, così come avevano riportato alcuni organi di stampa nei giorni precedenti, e che pertanto nessun veto e nessuna preclusione esiste nei confronti di Consiglieri Comunali eletti e/o non eletti che hanno partecipato alla tornata elettorale, aggiungendo che esistono competenze e professionalità di alto profilo che torneranno sicuramente utili nell’amministrazione della città. Una volta aperto il confronto sono intervenuti gli esponenti della lista Vicinanza Sindaco, l’ex Presidente del PD Elefante, Iovino per Futuro Democratico, l’ex assessore dell’amministrazione Cimmino Sabrina Di Gennaro, Peppe Esposito per Rialzati Stabia, Teresa Manzo in rappresentanza di Noi per Stabia e il rappresentante di Azione, la lista del “Voltagabbana” Ungaro ex presidente del Consiglio di Cdx, che secondo la nostra attendibile fonte avrebbe sottolineato una presunta “cattiva gestione” dei Commissari Anticamorra in ordine all’utilizzo delle graduatorie utilizzate per l’assunzione del personale presso l’Ente stabiese. In sostanza, le fonti filogovernative veicolano un battesimo della coalizione che, ufficialmente, si sarebbe svolto secondo i canoni standard della politica ma che, secondo le percezioni che arrivano, occulterebbe tanto “fuoco che arde sotto la cenere”. Il motivo è chiaro a tutti, anche agli improvvisati pompieri che lavorano per estinguere le fibrillazioni, poiché le caselle da “sistemare” sono 8 e nella quadriglia comandata di Casillo non rientrano alcuni personaggi in quanto poco funzionali al suo disegno politico. Nessun Dem ha dimenticato la famosa intervista di Ciro Cascone il quale, sulle pagine un giornale locale, dichiarò : “Mai con il PD”, salvo poi cambiare idea dopo una serie di tuffi “raggruppati e carpiati”, conditi da qualche prova di dialogo con il Cdx, e conclusi con il definitivo passaggio, solo nella fase finale, tra le fila del Centrosinistra stabiese. Cascone oggi pare molto isolato in quella coalizione anche se molto “corteggiato” alla luce di una presunta rottura, consumatasi con Antonio Coppola, che tanti addebiterebbero ad una sua auto-candidatura all’assessorato all’ambiente, incarico che aveva rivestito fino a giugno dello scorso anno nel comune Mariano nella squadra di governo guidata da Lo Sapio. Stupore, inoltre, avrebbe suscitato l’atteggiamento della “delegazione PD” che, rappresentata dal pruripreferenziato Elefante, avrebbe rivendicato la leadership del proprio partito reclamando due assessorati con annessa la delega di Vicesindaco e che pertanto, almeno per quel che attiene la scelta per la sua componente, avrebbe lasciato chiaramente intendere di sostenere il nome di un assessore “esperto” quale perfetta sintesi, sempre a suo avviso, di una significativa valenza, sia sotto l’aspetto politico che tecnico. Detto ciò, secondo quanto si racconta, avrebbe senza indugio lasciato la sala, dove si stava svolgendo il confronto, lasciando tutti gli astanti sbigottiti in virtù di questo singolare atteggiamento.
E chest’è!
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