(di Carlo Carrillo) – DifferenzaCosti_PersonaleUn importante atto amministrativo ha preso corpo al comune di Castellammare di Stabia. Infatti, alla presenza della commissione giudicatrice, e con l’apporto dei sigg. Quintavalle, Leone e Di Capua, nella mattinata di oggi si è proceduto all’apertura dell’unica offerta pervenuta di partecipazione al bando per l’affidamento temporaneo del ramo d’azienda relativo alle attività sanitarie termali e di fisiokinesiterapia, per la durata di un anno, a decorrere dal giorno successivo alla sottoscrizione del contratto e comunque non oltre l’esito positivo del bando di vendita dell’azienda nell’ambito della citata procedura di concordato preventivo e/o della eventuale dichiarazione di fallimento della società Terme di Stabia in liquidazione. Il tutto attraverso la previsione di una clausola risolutiva espressa del contratto. Il bando, tra l’altro, prevede che, su istanza della società Terme di Stabia, il termine fissato può essere dilazionabile di un solo anno, ed improrogabilmente entro un mese prima della scadenza; la proroga potrà essere richiesta, attraverso una nota del legale rappresentante, dalla società con istanza inviata alla società aggiudicataria. L’entità del monte ore di lavoro che l’offerente s’impegnerà ad utilizzare nell’esercizio dell’impresa richiamando in servizio lavoratori delle Terme di Stabia in CIGS è libero. Per il monte ore dì lavoro l’offerente dovrà indicare il numero minimo di ore lavoro che verrà utilizzato mensilmente e il numero di ore di lavoro complessivamente utilizzato nell’intero anno di durata del contratto. Questi i punti fondamentali che interessavano i lavoratori di Terme. Premesso che il monte ore per i 104 lavoratori fissi di Terme di Stabia è:
Full Time 38 unità( di cui 27 operai) a 40 ore -1420 settimanali
Part-time 17 unità( di cui 10 operai) a 34 ore – 578 settimanali
Part-time 15 unità( di cui 15 operai) a 33 ore – 495 settimanali
Part-time 04 unità( di cui 03 operai) a 32 ore – 128 settimanali
Part-time 08 unità( di cui 05 operai) a 30 ore – 210 settimanali
Part-time 04 unità( di cui 02 operai) a 29 ore – 116 settimanali
Part-time 03 unità( di cui 03 operai) a 27 ore – 081 settimanali
Part-time 03 unità( di cui 03 operai) a 26 ore – 078 settimanali
Part-time 02 unità( di cui 00 operai) a 24 ore – 048 settimanali
Part-time 01 unità( di cui 01 operai) a 22 ore – 022 settimanali
Part-time 01 unità( di cui 01 operai) a 20 ore – 020 settimanali.
L’offerta, in disparte gli altri paragrafi, per le maestranze è risultata così articolata:
3.120 ore il primo mese (18 full-time)
4.680 ore il secondo mese (39 full-time)
6.240 ore dal terzo al sesto mese (37 full time)
7.800 ore dal settimo al dodicesimo (45 full-time)
Anno 81.120 ore (media annua di 40 full-time)
A questo punto, considerata la media annua dei lavoratori previsti per il neo costituendo organico, sovviene spontanea una domanda, ma come potrà articolare, in modo appagante, le prestazioni lavorative delle maestranze, visto che a conti fatti, secondo l’offerta presentata, ci sarebbe possibilità di riassumere solo 40 lavoratori full time nell’arco dell’anno? Del resto sarebbe molto interessante sapere come intendono atteggiarsi le organizzazioni sindacali di categoria davanti a questo problema. Staremo a vedere, nel frattempo non resta che augurare al coraggioso imprenditore stabiese un meritato e sincero: “In bocca al lupo”, nella speranza che quest’ultimo possa crepare e la città, nel frattempo, cominciare la sua risalita dal profondo buio in cui si è ritrovata catapultata per gli effetti di amministrazioni becere ed inadeguate.

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