(Red) – Un esposto-denuncia, indirizzato al Procuratore Capo di Torre Annunziata dott. Fragliasso, è stato presentato dall’avv. Bonanni nella qualità di Presidente dell’ONA in relazione ad una serie di motivazioni che attengono ad alcune presunte violazioni che, a quanto emerge dalle indiscrezioni, sarebbero state commesse nel Cantiere Maximall di Torre Annunziata. La violazione più grave, secondo l’esposto-denuncia presentato da Bonanni, consisterebbe nell’aver consentito al Capo Cantiere, in sinergia con la responsabilità dei proprietari dello stesso, di eseguire i lavori su di un suolo contaminato da amianto senza effettuare le necessarie operazioni di bonifica. Questa “presunta” mancanza, sempre secondo la denuncia, avrebbe esposto le ditte, e di conseguenza tutti gli operai impiegati nel Cantiere, a gravi rischi per la loro salute, sottolineando la disponibilità di quest’ultimi a rilasciare eventuale testimonianza. Una grande campagna ostile, è stata avviata da tempo, contro questo maxi-insediamento commerciale ubicato su di una vasta area, a sud di Torre Annunziata, con un centro commerciale di proporzioni mastodontiche che ha creato ampie fasce di possibilità occupazionali in un territorio, come quello torrese stabiese, molto arido sotto questo profilo. Inspiegabile, ad onor del vero, risulta l’avversione di alcuni politici, noti manipolatori seriali del territorio, alla realizzazione di un’operazione imprenditoriale di alto profilo, anche perché negli anni a cavallo del terzo millennio, molte risorse pubbliche sono state impiegate per la riconversione di ampie aree industriali dismesse, attraverso l’acquisizione e la rifunzionalizzazione dei siti. A tal proposito basterebbe dare uno sguardo alla Gazzetta Ufficiale della REGIONE CAMPANIA TESS Costa del Vesuvio – S.p.a. Napoli, Galleria Umberto I
Tel. 0812512480, telefax 0812512484 www.tesscampania.it (GU Parte Seconda n.190 del 14-8-2004) dove emergono: il luogo di descrizione, l’importo complessivo dei lavori, e gli oneri per la sicurezza; Torre Annunziata, via Plinio, ex sede industriale della Vega e Tecnotubi; opere di bonifica da amianto: importo a base d’asta Euro 2.178.395,01 (euro duemilionicentosettantottomilatrecentonovantacinque/01) oltre oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso Euro 101.604,99 (centounomilaseicentoquattro/99 euro). Con data di aggiudicazione definitiva: delibera di Consiglio d’amministrazione del 30 luglio 2004. Numero di offerte ricevute in tempo utile: 34. Aggiudicatario: TIA Tecnologie Industriali & Ambientali S.p.a. con sede in Milano, corso Manforte n. 45, Milano. Del resto, alla nostra redazione è bastato solo fare qualche ricerca approssimativa nel merito, anche perché questa testimonianza risulta supportata da una autorevole quanto attendibile dichiarazione di Spedaliere che affermò: “Dal 97 al 2005 – spiegò il successore di Vozza l’avv. Spedaliere – non è stato fatto assolutamente nulla. Si è accelerato negli ultimi tre anni e con i soldi della Tess si è provveduto alla bonifica del sito, togliendo tutto l’amianto, abbiamo appaltato la rimozione dell’elettrodotto e il rifacimento della rete fognaria, nella rete interessata ma anche in parte di Torre Annunziata. Tutti soldi spesi dalla Tess, a riprova dell’impegno economico profuso sul territorio”. Roba da non credere. A questo punto nasce spontanea la domanda: “Per quale motivo tutta questa acredine che, fantasticando non si tratti di altro, sfocia nella disperata ricerca di delegittimare un’imprenditoria sana che, dopo la bonifica dall’amianto effettuata con risorse pubbliche (come si evince dalla G.U n°190 del 14/08/2004), sta ostinatamente tentando di creare occasioni di lavoro per combattere con i fatti, e con le proprie risorse, la camorra sul territorio stabiese-torrese?” (1continua)
Castellammare di Stabia lì 19/12/2024
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