(Comunicato Stampa) “La crisi di idee e quella legata alla capacità di produrre atti di governo è tutt’altro che chiusa. La vicenda dell’Oiv è grave perché evidenzia che la logica spartitoria che vige nella maggioranza, del resto pienamente confermata dal sindaco nelle dichiarazioni rese nel consiglio del 25 ottobre, sta portando a calpestare procedure, criteri, nonché il buon senso e la irrinunciabile trasparenza che dovrebbero essere alla base di qualsiasi atto amministrativo”. Così Così Gaetano Cimmino, Vincenzo Ungaro, Michele Starace, Alessandro Zingone e Antonio Cimmino.
“Sull’Oiv (Organismo Indipendente di Valutazione) non si contano più le volte, in questi mesi, – hanno spiegato i rappresentanti dell’opposizione – che il sindaco è stato costretto a revocare le nomine perché non in linea con i criteri previsti, avendo avuto anche la sfrontatezza di affermare che non aveva rispettato il criterio previsto dell’equilibrio di genere perché i curriculum delle donne non sembravano adeguati.
Il tempo è galantuomo, ed infatti, dopo pochi mesi, due dei tre nominati sono stati costretti a rassegnare le dimissioni per evitare la procedura di revoca da parte del Comune. Invitiamo il Sindaco a correggere il tiro e a mettersi in regola con le sostituzioni che dovrà fare.
Sulla vicenda terme poi non abbiamo più parole. Gli ennesimi annunci fatti, da parte del sindaco in Consiglio si sono rivelati, dopo appena 24 ore, privi di fondamento e in Regione si è presentato senza proposte e senza idee. Noi che abbiamo sempre riconosciuto che i problemi delle Terme fossero risalenti a prima del suo insediamento, oggi ribadiamo con forza che la sua responsabilità dopo 16 mesi è altrettanto pesante.
In questo tempo non è stata “azzeccata” una sola scelta; sono state raccontate bugie su soluzioni in dirittura d’arrivo: sulle Antiche terme gestite dalla Regione, sui bandi per affidare il parco, sul Centro sportivo da realizzare grazie all’intervento del Governo; per non parlare degli investitori cinesi o americani pronti a intervenire. Lo stesso annuncio di pochi giorni fa sull’intenzione di portare in consiglio la delibera, prevista dalla Riforma Madia, per salvate la Sint, è, in realtà, servito solo ad allungare la lista degli impegni non mantenuti.
Quello che si sta facendo è la semplice vendita di una parte del patrimonio senza criteri e senza un piano. Per le Terme sarebbero occorse, invece, un piano serio, idee, indirizzi da dare all’advisor. I danni al patrimonio delle Nuove Terme (oltre 10 milioni di milioni euro è la stima degli uffici del Comune) rendono più complicata, anche dal punto di vista dei tempi, l’indispensabile rilancio di questo settore. E oggi, ancor di più, è indispensabile, come stiamo proponendo da oltre un anno, cominciare ad aprire le Antiche Terme, per dare una prospettiva ai lavoratori, per non perdere la clientela e per consentire alla nostra economia di poter contare su questa attività.
Si convochi la conferenza dei capigruppo subito per definire le iniziative, le correzioni da apportate per le Terme e per sostenere la vertenza Fincantieri, per sostenere il commercio, per sbloccare lo stallo che si è creato con la Soprintendenza per la Reggia. Riproponiamo la richiesta, già avanzata nella precedente riunione, di invitare il Soprintendente a partecipare alla conferenza dei capigruppo.
Dopo quattro, cinque mesi di stallo amministrativo si avverte che, al di là del rimpasto, la crisi di idee e quella legata alla capacità di produrre atti di governo sono tutt’altro che chiuse. E la dimostrazione l’abbiamo avuta nel consiglio del 25 ottobre. In quella sede, invece di una verifica seria, sincera del programma di mandato, delle cose fatte, delle difficoltà incontrate, abbiamo ascoltato il racconto di un’altra città, in cui, grazie a questo sindaco, dopo anni si sarebbero avute svolte epocali in tanti campi.
Lo stesso grave tema della camorra che condiziona la vita della città ha preso una piega davvero strana. Noi ci auguriamo che se ne possa discutere insieme con la città per costruire un fronte unico e unito. Sarebbe stato più forte, ad esempio, senza voler sminuire il ruolo dei parlamentari, che in Prefettura fossero andati insieme al sindaco tutti i capigruppo consiliari.
Un consiglio, quello del 25 ottobre, che il Pd ha trascinato, nel silenzio generale della maggioranza e cosa più grave del sindaco, in una prova di forza su chi comanda nella coalizione, con toni che poche volte si sono ascoltati in quell’aula. Ovviamente non spetta a noi entrare in vicende interne al Pd, ci preoccupa invece che su temi che interessano la città, sulle ingerenze esercitate, sui ritardi per le nomine, si scelga solo la strada delle querele e non anche quella di fornire al consiglio gli elementi che diano tranquillità ai consiglieri sul fatto che ci sia pieno rispetto delle funzioni e delle prerogative proprie dei dirigenti.
La nota della dirigente del I settore Affari Generali – Risorse Umane, ricevuta in risposta alla nostra lettera del 12 ottobre, ci preoccupa enormemente perché conferma che il problema di possibili prevaricazioni e abusi non è una nostra invenzione. È un problema che si è manifestato nell’attuazione delle procedure per la scelta dei dirigenti. L’invito del sindaco di non dar corso agli atti consequenziali della determina (la n. 133 del 10 agosto) fino a nuove disposizioni è un fatto grave, che non può e non deve passare sotto silenzio.
Anche la sua mail, sempre del 10 agosto, oltre a confermare la sua ingerenza, evidenzia confusione circa le sue prerogative e, senza nulla togliere alle sue meritate ferie, fa emergere una concezione davvero inaccettabile per le modalità con cui comunica ai dirigenti che “…è opportuno che, fino al mio rientro, non si muova un dito circa determinazioni dirigenziali sulle eventuali cariche dirigenziali”.
Sarebbe stato nell’interesse della città, per le scadenze fissate dalla Madia al 30 settembre per la verifica dell’esistenza dei parametri per mantenere le partecipate (è il caso della Sint), avere quanto prima un dirigente in servizio. La situazione legata alla serietà e all’affidabilità di chi governa oggi la città sta diventando davvero seria! E’ indispensabile un veloce cambio di passo”.
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