(Carlo Carrillo) – Sabato sera, in una cornice stupenda rappresentata dalla location del bar Piazza Vanvitelli al corso Vittorio Emanuele 80, si è tenuta la presentazione del libro di un autorevole figlio di Stabia il dottor Roberto Fusco. L’opera dal titolo “Stabia e il suo porto 79 d.C.”, edita dalla casa editrice “Il quaderno edizioni”, è stata presentata, in un amabile conversazione con l’autore, dal giornalista Pierluigi Fiorenza, nell’incomparabile ruolo di moderatore, con la partecipazione di Regina Infante, Presidente dell’associazione Stabia 79 a d, di Adriano Cirillo, vicepresidente associazione, e la compartecipazione straordinaria del Comandante del Circondario marittimo stabiese, nonché della Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia, Capitano di Fregata(CP) Guglielmo Cassone. Un libro che, secondo quanto emerso dagli interventi dei convenuti, parte da una riflessione offerta all’autore dalla famosissima lettera di Plinio il giovane a Tacito e da un affresco ritrovato nella villa di Varano che gli scavi archeologici trasferirono al Museo di Napoli. Una ricerca di anni, quella di Roberto Fusco, che si è articolata su molteplici discipline, da quella letteraria all’ archeologia, passando per quella squisitamente tecnica-urbanistica nello screening mirato alla individuazione storica dell’antico porto stabiese. Un viaggio molto suggestivo nel quale l’autore arriva, secondo la sua personalissima teoria, alla definizione dell’ubicazione di un porto che, all’epoca, risultava accogliente e capace di poter ospitare non solo naviglio da diporto ma anche, e soprattutto, quadriremi molto imponenti. Una serata molto particolare dunque, nata e celebrata all’insegna della necessità di “Conoscere il passato per capire il presente al fine di costruire un futuro migliore”. Una risposta, ove fosse necessario, di un autore legatissimo alle sue origini, oltre che al territorio, che rappresenta una fonte di ricchezza e di spunti interessantissimi per tutti i cittadini stabiesi e per il suo governo locale rispetto alle molteplici potenzialità che la storia stabiese mette nella disponibilità di chi veramente intenda perseguirne una valorizzazione compiuta. E l’ubicazione dell’antico porto stabiese? Basta poco per saperlo, bisogna leggere la pubblicazione che risulta scorrevole e ben curata in tutti i particolari, insomma da leggere tutta d’un fiato.
Castellammare di Stabia lì 29 Ottobre 2017
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