(Carlo Carrillo) – Dal 31 maggio 2015 ad oggi sono trascorsi già due anni, eppure sembra appena ieri il ricordo degli interventi di De Luca, candidato alla carica di governatore, che un giorno si e l’altro pure interveniva sulla questione trasporti in Campania ed, in particolare, sui collegamenti nella provincia di Napoli con la città capoluogo. Tuttavia, da allora ad oggi, sono trascorsi ben due anni da quando De Luca è stato eletto governatore, ma la situazione contrariamente a quanto andava propinando in campagna elettorale, non è migliorata, anzi, si potrebbe a ben ragione affermare che è scivolata proprio verso il fondo, nel fango, tanto per usare solo un “eufemismo”. #MaipiùUltimi, questo recitava uno dei famosi hashtag utilizzati e lanciati, a mo’ di spot, in quella primavera elettorale che ha sancito la sua vittoria. Per avere contezza, della sua azione amministrativa, basta consultare le statistiche nazionali che vedono, sia la città di Napoli che la Campania, ben attestati agli ultimissimi posti rispetto ai capoluoghi ed alle regioni del resto del paese per quanto attiene i trasporti e non solo. Sarà forse l’effetto dell’ultimo episodio, accaduto stamane a piazza Garibaldi, perpetrato ai danni dei poveri pendolari che ha fatto precipitare la credibilità dei trasporti regionali? No, anche perché non ancora noto, ma sarebbe opportuno aggiungere questo ultimissimo episodio alla interminabile catena di disservizi ed inadeguatezza dei trasporti nella nostra regione. Ci segnalano che stamani, nelle prime ore della giornata, intorno alle sette i bistrattati pendolari hanno, come al solito, preso d’assalto la diligenza per recarsi al centro della città e, sorpresa delle sorprese, una volta a bordo del pullman della Sita, si sono resi conto di essere saliti su di un mezzo “Cabriolet” che, oltre ad essere superaffollato per i noti ritardi dei passaggi dei mezzi, era anche mezzo sfasciato con la porta di accesso che non si chiudeva. Infatti il viaggio, verso la propria destinazione, è risultato molto problematico ed una volta rappresentato il problema, sempre durante lo svolgimento della corsa, e dopo i reiterati tentativi di chiuderla da parte dell’autista. La porta si è finalmente chiusa a piazza Nicola Amore. Questa è la fotografia della gestione dei trasporti di chi, non solo in campagna elettorale, mirava attraverso gli spocchiosi spot a “cancellare definitivamente” la Campania dal novero delle regioni civili del mondo. E chest’è!!!
Napoli lì 08/11/2017
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