(di Ermenegildo Piscitelli) I primi a lamentarsi di questo grave disservizio che dura – ci dicono – da molto tempo sono i medici, gli infermieri e gli addetti a vario titolo che lavorano nell’ospedale stabiese che, tuttavia, sono i primi a subire, quotidianamente, le lamentele – sicuramente sacrosante, non c’è assolutamente che dire – di pazienti e ammalati costretti – nella peggiore delle ipotesi – anche per intere giornate, a non poter accedere ai distributori automatici h24, praticamente scomparsi da un giorno all’altro dal pronto soccorso e in tutto l’ospedale. Bere una semplice bottiglina d’acqua – pensate un po’ – è diventata una “mission impossible” per tutti nelle corsie diventate deserto. Ma perché sono scomparsi i servizi automatizzati dall’ospedale? E, perché, visto che al San Leonardo si inaugurano reparti come fosse l’acqua fresca (non è una battuta, eh…) non c’è un bar-tavola calda almeno per 12 ore al giorno, come ci sono in tutti gli ospedali d’Italia? Un mancato introito, un danno che, vista l’utenza che serve il San Leonardo quotidianamente, non ci sembra da poter trascurare di questi tempi. Domande che andrebbero fatte direttamente al commissario alla Sanità della Regione Campania, Vincenzino De Luca, visto che il direttore sanitario del San Leonardo sembra sul tema – ma speriamo ci smentisca con una bella “letterina” di chiarimento – uccellino di bosco.
comments (0)