(Tacco di Ghino) – Lunedì mattina, alle ore 9.00 in prima chiamata, si svolgeranno i lavori di un consiglio comunale molto importante per le sorti dell’ultima partecipata, a tutt’oggi, ancora in vita la Sint che, appena tre anni or sono chiudeva il suo bilancio in pareggio, virtualmente “forzato”, utilizzando una sopravvenienza attiva di € 3.394.000,00 relativa all’eliminazione del fondo per il ripianamento perdite della partecipata Terme di Stabia. Una società gestita nel tempo come il “bancomat”della politica, al punto che per moltissimi anni è stata più numerosa la “Governance” che gli stessi dipendenti Sint. Infatti, tra consiglio di amministrazione, collegio dei revisori e numerosi fortunati consulenti, il rapporto ha sfiorato spesso quello di 1 a 10 tra dipendenti e componenti governance. Poi, fortunatamente per i cittadini stabiesi, le normative nazionali sono diventate più stringenti e le cose sono cambiate, ma ormai i danni di una ventennale gestione “politica” hanno lasciato cicatrici quasi insanabili nelle risorse di questa partecipata, contenitore delle proprietà immobiliari del solaro. La Madia ha tracciato un percorso obbligato, in particolare per la Sint, che mette la politica stabiese, con l’amministrazione Pannullo, di fronte ad un bivio che non ammette ulteriori dilazioni e/o perdite di tempo. Tra confronti aspri e regolamenti di conti interni, nella compagine amministrativa, si è arrivati alla fase finale, infatti arriva domani in aula il provvedimento denominato, non a caso, salva-Sint. Un provvedimento che consta di circa duecento pagine, tra delibera ed allegati, che è arrivato nelle mani dei consiglieri comunali appena cinque giorni fa, e questo breve lasso di tempo risulta sicuramente insufficiente per studiare, valutare ed elaborare possibili proposte migliorative, al fine di poter dotare la Sint di uno strumento partorito dal confronto propositivo di tutte le componenti interessate, compreso quella dei lavoratori. Già, quella dei lavoratori di ex Terme di Stabia, risulta la grande assente in questo piano industriale, allegato alla delibera, in buona compagnia di convenzioni sanitarie e concessioni, per non parlare poi del Termalismo che appare citato solo di “scontrufo” attraverso l’utilizzo di qualche testo consultato. Se questa delibera dovesse passare, pensando che contempla la concessione per il futuro di una tassazione agevolata per ICI/TARI a partire dal 2018, una nuova competenza sarà acquisita dal consiglio comunale stabiese: quella di legiferare!
26 Novembre 2017

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