(di Frank Tracchia) “Non chi comincia ma quel che persevera”, così era iniziata la giornata sui social di Nicola Corrado, l’immortale del Partito Democratico stabiese che, poca fa, è stato eletto segretario cittadino ai danni dell’agnello sacrificale, Andrea Ciccarelli, trafitto da qualche democrat con il dente avvelenato e qualche franco tiratore. “Ci andiamo a riprendere quello che ci è stato sottratto”, queste le parole di Corrado, dopo quasi due anni in cui il PD stabiese è rimasto senza una guida politica e senza una sede. Il Partito Democratico stabiese riparte da chi diede una mano di vernice alla vecchia sede di corso Vittorio Emanuele, poco dopo aver “cacciato” Cuomo, prima di riconsegnare le chiavi per insolvenza. Il Partito Democratico stabiese riparte e tiene fuori dalla porta del circolo territoriale stabiese -quello che intenderà sicuramente recuperare il neo segretario cittadino per la campagna elettorale 2018- i casilliani, gli ioviniani e il sindaco Pannullo, il grande sconfitto di giornata. Questo è quanto (almeno quanto sembra). #Chapeau!
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