(di Ermenegildo Piscitelli) “Mio figlio? Si candida solo per passione e per la candidatura non bisogna chiedere il permesso a nessuno”. E allora che ci faceva nella nottata di giovedì, a Roma, insieme al meglio ma del suo partito napoletano: a condividere, muovere, rimuovere e decidere chi si candiderà all’uninominale in Campania, senza toccare i posti riservati al’acerbo predestinato figlio Piero e al re delle fritture clientelari il vecchio volpone Alfieri.
Non c’è che dire: De Luca, in questa fase, sembra aver perso anche la vergogna di fronte ai campani.
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