(di Frank Tracchia) – Un giorno drammatico per parlare, con il fare del maestrino, di rilancio in Fincantieri attraverso la famosa filiera proposta da De Luca (Chi?) quasi due anni fa e mai vista. Ecco quello che ha detto in un’intervista rilasciata ad un noto quotidiano locale, il nostro caro (carissimo) Francesco Manniello (detto Franco), candidato al Senato della Repubblica con il Partito Democratico. “Il cantiere è una realtà imprescindibile per Castellammare di Stabia. Bisogna scendere in campo con un’azione strategica che metta insieme tutte le istituzioni, dall’azienda al Comune, senza dimenticare Autorità Portuale, Regione e Governo per configurare una definitiva missione produttiva del cantiere e dei livelli occupazionali”. Bene! Bravo! Bis!!! Ma anche no!  Perché? Subito! Il PD di Manniello, senza tanti giri di parole e con irriverenza,

ha distrutto la Fincantieri e, questa mattina, gli operai hanno deciso di ammutinarsi e non partecipare al varo di un troncone di prua per una “supernave” assemblata al nord. Un fatto storico. Una presa di coscienza delle maestranze: una reazione mai registrata nel cantiere. Che cosa ha fatto il PD di De Luca e Manniello per far rispettare dai vertici Fincantieri il famoso “Protocollo di intesa” firmato con il governo di centro destra per la costruzione del bacino di costruzione, struttura che avrebbe garantito non solo la dignità ai lavoratori, che oggi rischiano di perdere, ma anche lavoro al primo cantiere in Italia in quanto a produttività, oltre ai vari di navi intere per almeno un decennio? Ah, saperlo!







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