(Red) «Come volevasi dimostrare, le Parlamentarie dei Cinque stelle si sono rivelate una tragicomica farsa. In Campania, metà dei candidati grillini non è andata oltre i dieci clic, e quelli selezionati per i collegi, come tale Iolanda Di Stasio che ha preso 86 voti su internet o una certa Flora Frate che ha ottenuto appena 63 clic. E non parliamo di Ivana Mainenti, che è candidata al Parlamento con soli 3 voti: quello suo, della sorella e di sua madre, probabilmente. Ma scherziamo? È questa la “democrazia diretta” osannata da Gigino Di Maio, che ambisce a fare il premier dopo aver preso 400 voti in rete?». È quanto dichiara Rivellini, candidato al Senato del centrodestra nel collegio uninominale di Torre del Greco e Castellamare di Stabia. «Attenti,

così scherza con il fuoco. I politici devono uscire dal miraggio di internet, e riprendere a stare tra la gente. Capisco – prosegue l’ex parlamentare – la rabbia della gente spesso lasciata da sola dalla classe politica in questi anni, ma votare sul web per incompetenti arruffoni e chiacchieroni non è la soluzione». «Pensiamo piuttosto a un sano confronto tra i programmi e i candidati. Per questo – rilancia Rivellini – invito i miei avversari ad un pubblico confronto fra e con la gente. Spero che i miei avversari non scappino. Io, da pacifico guerriero al servizio della gente, sono pronto ad un confronto nelle piazze del mio collegio, che giro palmo a palmo a bordo della mia Ape, fuori dai salotti, all’aperto. E loro? FORZA E CORAGGIO»







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