(di Frank Tracchia) Nemmeno un colloquio dal vivo per sollecitare un intervento rapido e serio, volto a garantire finalmente lavoro vero al cantiere stabiese. Ancora briciole per l’eccellenza della cantieristica che costruì Il Vespucci: ridotta a “sfornare” piccoli tronconi di nave per pochi, nella migliore delle ipotesi. “Oggi ho avuto un colloquio con l’amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono al quale ho sollecitato la firma di un protocollo che confermi l’impegno di mettere in produzione, a Castellammare, almeno due nuovi tronconi di navi da crociera, oltre alla nave LHD (Landing Helicopter Dock) già in costruzione. Inoltre,
nel protocollo, dovremo confermare l’impegno per gli interventi infrastrutturali previsti nel piano dell’azienda e tutte le nuove attività di produzione necessarie a garantire un adeguato carico di lavoro per i prossimi anni”, dal De Luca “pensiero telefonico” con Bono scompare il “pensiero” bacino di costruzione, quello firmato dai governi di centro destra e che avrebbe potuto garantire la costruzioni di navi intere, lavoro vero e non le solite “fritturine” di campagna elettorale deluchiana: chiacchiere telefoniche e legna… #Chapeau!
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