“Le Terme potrebbero essere assegnate a speculatori per ben 30 anni a causa di un bando di privatizzazione del tutto sconosciuto. Il Commissario, stando a quanto si legge sui media, starebbe per dare il via libera alla pubblicazione ma sono tanti i punti da chiarire. Quali tutele saranno previste per i lavoratori stabiesi? E per le convenzioni e le concessioni per le fonti Stabiane? C’è un silenzio irreale”. A dirlo sono i consiglieri comunali uscenti di Castellammare, Gaetano Cimmino, Vincenzo Ungaro e Emanuele D’Apice in merito alla possibilità di privatizzare le Terme di Stabia. La road map proposta dall’ex sindaco Antonio Pannullo, infatti, è stata avallata dal Commissario Prefettizio, Gaetano Cupello.
“Il bando è stato curato dalla Sint e dal Comune di Castellammare in collaborazione con la Riformed di cui si conosce molto poco. Non hanno un sito internet e non si sa cosa hanno inserito nell’iter che dovrebbe essere pubblicato il prossimo 10 marzo. Sarà attivo per 60 giorni e l’assegnazione ad un privato è prevista per il mese di maggio, prima dell’insediamento della nuova amministrazione. Bisogna sospendere il bando per tre mesi, fino alle prossime elezioni: si rischia di assegnare le nostre Terme per ben 30 anni senza il controllo di una squadra di governo” spiegano i consiglieri.
“Con pochi investimenti gli speculatori potrebbero infiltrarsi all’interno del complesso termale – concludono -. Bisogna vigilare ma soprattutto evitare la pubblicazione del bando almeno fino alle prossime elezioni previste per fine maggio. Sarà la nuova amministrazione a portare avanti il tutto”.
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