(di F.F.) – Appalto rifiuti alla «Ego Eco» di Cassino, le ditte escluse non ci stanno e presentano un dossier all’Agenzia Nazionale Anticorruzione (Anac) presieduta da Raffaele Cantone. «A mezzo dei propri legali – si legge in una nota diffusa da una delle aziende partecipanti alla gara – stiamo provvedendo ad impugnare l’aggiudicazione della gara presso gli organi giudiziari competenti». La polemica riguarda il nuovo bando predisposto dall’amministrazione comunale di Castellammare per il servizio di raccolta rifiuti in città della durata di sei mesi. Il 30 gennaio scorso la Ego Eco si è aggiudicata l’appalto da cinque milioni di euro offrendo un ribasso di circa il sette percento. Alla gara hanno partecipato anche la «Sagi Service» di Quarto e la «Tekra» di Angri. La prima è stata esclusa già dalla prima seduta per il mancato rinnovo dell’iscrizione all’Albo dei Gestori Ambientali in materia di rifiuti speciali mentre la seconda è stata esclusa per carenza progettuale, cioè non ha raggiunto il punteggio minimo per l’offerta tecnica. In gara è quindi rimasta la sola Ego Eco che si è aggiudicata il nuovo bando dopo quello già vinto a gennaio 2014 dopo il fallimento della partecipata stabiese «Multiservizi» che precedentemente svolgeva il servizio in città. «Sono soddisfatto per l’esito della gara, a breve effettueremo anche una piccola ristrutturazione del servizio – aveva commentato subito dopo l’aggiudicazione Vittorio Ciummo, patron della Ego Eco – abbiamo fatto presente di essere disponibili ad effettuare la raccolta dei rifiuti nel solo orario notturno in modo tale da avere la città pulita già dalle prime ore del giorno». La Ego Eco, insomma, «resterà» allo stabilimento della strada Napoli dove si trova dal gennaio dello scorso anno. All’orizzonte si profila, però, una battaglia giudiziaria. Subito dopo la gara la Sagi Service ha presentato ricorso al Tar Campania mentre la Tekra ha scritto all’Anticorruzione. In quest’ultima missiva si legge di «notevoli problematiche della società ora aggiudicataria» motivate in tre punti. Secondo Tekra come prima cosa «Ego Eco doveva essere esclusa dalla gara già in fase di verifica della documentazione di ammissione, in quanto presentava, contrariamente alle prescrizione del disciplinare di gara, n. 1 referenza bancaria e n. 1 attestazione rilasciata dal ‘Confidi Eureka’ (una cooperativa di garanzia collettiva dei fidi’, ndr), il quale, come si evince dalle verifiche allegate, non è autorizzato a rilasciare tali referenze a favore degli Enti Pubblici». Il secondo motivo per il quale la Ego Eco doveva essere esclusa, invece, riguarda la «verifica di autocertificazioni sul fatturato globale». Per la ditta di Angri, infatti, la Ego Eco «presentava alla commissione di gara, bilanci d’esercizio relativi agli anni 2011/2012/2013 non ancora depositati in Camera di Commercio e pertanto non ufficiali e non producibili alla pubblica amministrazione a dimostrazione di autocertificazione già rese». Infine, secondo Tekra «la Ego Eco doveva essere esclusa dalla gara in quanto, alla data del 16/01/2015 gli veniva emesso Durc (Documento Unico di Regolarità Contributiva) non regolare per mancanza di versamenti dal mese di novembre 2014». «Riteniamo ingiusta ed immotivata la valutazione della progettazione tecnica presentata della nostra azienda – ha concluso Tekra – da parte della commissione di gara. Chiediamo all’Anac di voler verificare dalla documentazione allegata quanto esposto e, ove concordi con la scrivente che effettivamente alla commissione di gara possa essere ‘sfuggito’ di leggere attentamente la documentazione presentata dalla Ego Eco dalla scrivente, di avviare le relative procedure di accertamento».
http://www.corrieredilatina.it/news/giudiziaria/11262/Ego-Eco–la-raccolta-rifiuti.html
comments (0)