(di Frank Tracchia) A volte capita di prendere delle fisse (capate ndr) e, Francesco Manniello, aveva preso la “capata” di poter fare politica, il senatore, essendo presidente di una squadra di pallone (che poi è la beneamata squadra di tutti gli stabiesi e non solo di Manniello e dei tifosi di Manniello). Per oltre un mese, l’oggetto misterioso scelto da Matteo Renzi su benedizione di Mario Casillo, ci ha “ammorbato” con i suoi slogan sponsorizzati sui social di campagna elettorale: “Non vi annoierò… Non vi annoierò… Non vi annoierò…”, a seguire lo slogan dei punti politici nevralgici per il territorio ma che Manniello non ha mai trattato -nemmeno al bar “sorseggiando” un caffè con gli amici- perché non è stato mai un politico nella sua vita ma solo un porta voti (e per la verità sempre pochini). Questa volta, per Manniello, i voti portati al PD nel collegio 12 sono appena 700: media da consigliere comunale eletto e oltre 4500 voti persi nel confronto con il candidato PD del 2013; al punto che anche Silvana Somma è diventata un gigante della preferenza al cospetto di Manniello. E cosa dire del M5S di Virginia La Mura: la “sconosciuta” per il M5S Stabia ed avversaria diretta del Manniello che ha letteralmente stracciato il presidente della Juve Stabia? Ah, saperlo! Quello che noi sappiamo è che, tuttavia, Manniello non ci annoierà più e, pensiamo, che non annoierà mai più il Partito Democratico napoletano e stabiese, quello che aveva “premeditato” per percorrere una strada di approdo al privilegio, allo scranno senatoriale, senza meriti e senza tessera di militanza. Totò avrebbe esclamato: “Ma mi faccia il piacere!” #Chapeau!
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