(di Carlo Carrillo) – Quando un giornalista, iscritto all’ordine o collaboratore che sia, scrive e pubblica una notizia, ha l’obbligo morale ed etico di verificarne la fondatezza, oltre che la stessa attendibilità, in quanto, secondo un antico modo di dire delle nostre zone, “‘A lenga nun ten’ l’uoss’ e romb’ l’uoss”. Quindi non solo questione deontologica ma anche, e soprattutto, questione di rispetto per la società e gli uomini, la tutela della persona umana ed il rispetto della libertà sostanziale al fine di promuovere la fiducia tra la stampa ed i lettori, insieme al dovere di riparare ad eventuali errori. Si potrebbe continuare all’infinito, mi fermo nella speranza di aver almeno contribuito a rammentare solo alcuni, degli innumerevoli, principi per fare una corretta informazione. La premessa è fondamentale per tentare di capire cosa ci possa essere dietro la diffusione di notizie, o pseudo tali, false ed artefatte oltre che tendeziose, inserite nel circuito mediatico moderno attraverso l’utilizzo di siti e/o blog presenti a “suffunne” in internet. E’ capitato di leggere, in questi ultimi giorni, qualche notizia su di un sito “giornalistico” che, più che una notizia, sembrava un losco e becero messaggio intimidatorio lanciato all’indirizzo di qualche politico molto scomodo, alla stregua di “avviso camorristico” visto che non c’era alcun nome, mentre la firma in calce a questo messaggio è risultata essere quella di un “non giornalista”, nonché editore del sito che ha veicolato “l’avvertimento”. Inoltre al controllo della Gerenza del quotidiano on-line, non risulta pubblicato il nome del direttore responsabile della testata, sostituito da trattini. Questo dato è indicativo della sciatteria, sfrontatezza, o della disinvoltura di chi dovrebbe garantire un corretto comportamento nel rispetto delle normative che regolano l’attività di un organo di informazione. Tanto nel caso che questa testata abbia realmente un direttore responsabile che si occupi della lettura e verifica degli articoli in pubblicazione, ma a questo punto, sarebbe appena il caso, di chiedersi se esista realmente questa figura, obbligatoria per legge, considerato che nella “Gerenza” non risulta nemmeno accennata. Ovvero, se tanto ci capita leggere, non si potrebbero segnalare queste anomalie alla Procura della Repubblica di Napoli? E se putacaso, rovistando tra le dichiarazioni sfuse ed a pacchetti rilasciate da questo signore, spesso senza avere nemmeno idea dell’argomento trattato, capitasse di imbattersi in questa dichiarazione:” Premetto di non chiamare questo sito un giornale(rivolto a CasertaCe), né il suo responsabile direttore, in quanto non si verificano le notizie prima di pubblicarle, non si parla più di giornalismo, ma di altro”, non crediamo sia possibile pensare che a parlare sia un uomo che, a quanto si racconta, sembra risulti plurindagato(del delitto p. e p. dall’art. 317 C.P.) con una storia di vita sulla quale, sembra, aleggino molte ombre. Orbene, se le cose dovessero stare esattamente così, dovremmo procedere ad interrogarci, quanto prima, sul tema di quale sarà il futuro dell’informazione se, parte di essa, risulta gestita da questi personaggi. Un ex consigliere comunale di Lusciano, comune di 15.000 anime circa, che a quanto raccontano le cronache, sembra abbia “intascato” circa 60.000 euro per chiudere probabilmente entrambi gli occhi su di un provvedimento afferente il territorio Luscianese. Un personaggio che vorrebbe scuotere le coscienze dei lettori e dei cittadini sui comportamenti dei politici campani, appare addirittura paradossale, e tanto che dopo aver spalato fango a tonnellate su tutti coloro, a suo avviso, colpevoli di non aver agevolato l’ascesa della propria mogliettina, che vanta collaborazioni con il quotidiano Libero, nel comitato regionale per le comunicazioni della Campania. Trovata sbarrata questa porta, adesso tenta di scardinare quella del consiglio regionale candidandola con De Luca. Ci riuscirà? Vedremo, ma nel frattempo continueremo a stare sul pezzo per tenere informata l’opinione pubblica sullo sviluppo della vicenda!
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