(di Frank Tracchia) Questa è una delle tante storie di cittadini attivisti che ce l’hanno fatta. A salvare l’Italia? La Campania? Almeno un piccolo nucleo familiare di Castellammare di Stabia? No, assolutamente no! A salvare le proprie economie personali e familiari. Non ci credete? Da oggi, StabiaPolis e il vostro amico Frank, inizieranno un viaggio nel mondo –poco trasparente- delle rendicontazioni del M5S; ponendo l’attenzione -più giornalistica che irriverente- sul giovanissimo consigliere regionale del M5S Campania, lo stabiese Luigi Cirillo. Luigino: laureato, figlio di mammà e di papà;

che non ha mai lavorato nella propria vita per pagarsi, che sappiamo, la retta all’università o la pizza e la birra per l’uscita con gli amici. Ebbene, Cirillino, dal 2015 approdando (con poche migliaia di voti e quasi tutti a Castellammare di Stabia) in consiglio regionale vinse un fantomatico biglietto della lotteria dove, anziché riscuotere il classico vitalizio o la paghetta, ossia la classica banconota da dieci euro giornaliera dai genitori fino a prima occupazione; iniziò a riscuotere -mese dopo mese e anno dopo anno- migliaia e migliaia di euro di soldi pubblici. Ed ecco qui entrare in gioco il personal commercialista di Luigino Cirillo, poi divenuto candidato sindaco del M5S Stabia con 69 preferenze (comprese quelle della famiglia di Luigi Cirillo). Un commercialista che ama definirsi consulente finanziario ma che conosce tutto, a livello fiscale, del consigliere regionale enfant prodige delle rendicontazioni a cinque stelle: conosce le fatture, gli scontrini e conosce tutto quello che dal programma -poco trasparente- del “Tirendiconto” del M5S pone in evidenza per esercitare il pesantissimo (issimo, issimo…) ruolo -come un attore al teatro o al cinema- da consigliere dell’honestà in regione Campania.

(1.Continua)






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