(C.S.) – Il Patto del Mercatello Non me ne voglia il semplice Consigliere Mercatelli se, tirandomi per la giacca, mi induce a ribadire, in premessa, il giudizio già reso noto dall’insieme del Gruppo Consiliare di Forza Italia. Giudizio che, per quanto mi riguarda si allarga, per coincidere con quello che un noto regista riserva ai camaleonti; agli uomini Zelig. Detto questo, restio, come sono, ad alimentare polemiche che abbrutiscono il confronto, mi limiterò a toccare solamente alcuni punti del faccia a faccia che ha messo in evidenza come i nervi del semplice Consigliere Mercatelli fossero a fior di pelle se solo la citata similitudine del suo comportamento con quello dei protagonisti di un episodio storico li ha fatto esplodere in maniera dimostrativa di come Forza Italia abbia colpito nel segno. A questo punto il semplice Consigliere Mercatelli si è trasformato in una sorta di grafomane levantino, con svolazzi epistolari ridicoli e senza senso; senza testa né coda. E’ così quando, come apprendista chiromante, mi attribuisce l’aspirazione ad una candidatura di cui non mi ha sentito mai parlare. E’ così quando, senza guardarsi allo specchio, pensando che gli stabiesi hanno la memoria corta e che, pertanto, i suoi Salti della Quaglia siano finiti nel dimenticatoio pubblico, cerca di paragonarvi, stoltamente, quelle che, segnate dalla correttezza etica e politica, sono state le mie scelte di campo; effettuate, diversamente da lui, non nel corso del mandato assegnatomi dagli elettori ma solamente nel rispetto e a conclusione dello stesso. E’ così quando, nel disperato tentativo di darsi delle motivazioni plausibili e assolutorie, lancia il machete contro il Centrodestra stabiese, con farneticazioni che offendono la verità e che, contrariamente alle sue mire, non faranno cadere alcuna ombra sul modo di fare politica sia di Forza Italia che di ogni altra componente dell’opposizione consiliare che, alla luce del sole, si sta battendo per mandare a casa una Amministrazione che il semplice Consigliere Mercatelli ha tenuto sotto tiro prima di diventarne la stampella. A questo punto viene in evidenza quello che è il vero tradimento; il suo, non quello da lui inventato e attribuito ad altri con lo scellerato obiettivo di deteriorare, in un momento di evidente difficoltà, la linearità politica delle Forze in cui ha trovato piena e proficua ospitalità Tradimento per il quale dovrà darne conto, sul piano morale oltre che politico, a coloro che sotto la bandiera del Centrodestra hanno concorso, come candidati, insieme a lui, nella lista Pentangelo Sindaco, al conseguimento del quorum utile alla sua elezione. Dovrà darne conto, soprattutto, agli elettori dai quali ha ricevuto il vincolante mandato di rappresentare e di sostenere il progetto programmatico del Centrodestra da lui condiviso con la sua stessa candidatura e ora rinnegato. Rinnegato con scomposta incoerenza e con l’aggravante della denigrazione; con lo scopo di dare alla inconfessabile contrattazione con Cuomo il mantello che non potrà mai avere; quello della nobiltà in tutti i suoi risvolti, personali, etici e politici. Si tratta, come definito dal semplice Consigliere Mercatelli di un Patto che, per come è stato sottoscritto e per le ipocrite motivazioni che ne costituiscono la patina, ha trovato già spazio nella vasta area della cronaca cittadina come IL PATTO DEL MERCATELLO.
Castellammare di Stabia lì 08-06-2015 Capogruppo F.I.
Gaetano Cimmino
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