(C.S.) – Martedì 16 giugno, alle ore 10,00, in via Gabriele Manthonè 4 Napoli, avverrà l’intitolazione a Giuseppe Riccio, il giovane ventiseienne rimasto ucciso il 17 dicembre 2005 nell’irruzione di un gruppo armato di spranghe di ferro e mazza da baseball nella pizzeria “Donna Amalia” di Calata Capodichino, dell’immobile confiscato a Pasquale Esposito e conferito da parte del Consorzio S.O.L.E. all’Associazione COPS – Circolo Operatori Polizia di Stato.
L’immobile, composto da due piani oltre al piano terra per una superficie totale di 363 mq, continuerà ad essere una palestra e consentirà la realizzazione del progetto “Lo sport metafora della società civile” finalizzato all’affermazione della cultura della legalità e all’assistenza dei minori disagiati, con l’obiettivo di offrire all’interno di una struttura permanente di riferimento attività di carattere formativo e ludico ricreative che siano di sostegno alla vita quotidiana.
In particolare, il progetto tende ad offrire un momento di interazione tra gli operatori della Polizia di Stato e i cittadini, finalizzato alla pratica sportiva con una serie di iniziative che coinvolgano oltre gli abitanti della città anche scuole e associazioni del territorio.
Interverranno, tra gli altri, il sindaco della Città metropolitana di Napoli, Luigi de Magistris, il Prefetto di Napoli, Gerarda Pantolone, il Questore di Napoli, Guido Marino, il direttore del Consorzio S.O.L.E., Lucia Rea, il presidente dell’Associazione COPS, Francesco Norelli, il presidente della Fondazione Polis, Paolo Siani, il presidente del Coordinamento Regionale Vittime Innocenti di Criminalità Organizzata, Alfredo Avella, Maria Ferrone, vedova Riccio.
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