(di Genny Manzo) Castellammare di Stabia – Secondo le dichiarazioni dell’assessore all’Urbanistica, Alessio D’Auria, avrebbero dovuto riprendere oggi, i lavori di restyling della Villa Comunale, ormai fermi da quasi 20 giorni. Problemi tra l’ente e la ditta capofila che, probabilmente, non sarebbero stati superati del tutto, visto che ancora si tentennerebbe nella ripresa dell’opera. Una situazione che sta
innervosendo, notevolmente, la popolazione residente che, nei fatti, è orfana di uno spazio comune (forse l’unico ndr) e non sa più a chi appellarsi. Anche i commercianti sembrano molto irritati da questa situazione che non intende sbloccarsi: “Abbiamo perso un mese di lavoro – ci urla un proprietario di un noto bar mentre documentiamo il cantiere ancora totalmente vuoto – Il sindaco “gioca” a fare lo sceriffo sulla nostra pelle? In questo mese ho perso oltre l’80% dei ricavi e ho dovuto licenziare due ragazzi. Non possiamo più lavorare in questo modo, ci dobbiamo mettere la corda al collo per pagare le tasse?”. Uno stato dei fatti, perché di fatti si tratta, che vede la politica cittadina totalmente ferma, al fronte di associazioni e residente che, il 18 giugno alle 19.30 presso il Cinema Montil, hanno organizzato un incontro “WATERFRONT-ANALISI DI UN PROGETTO” dove è attesa anche la presenza dell’assessore all’Urbanistica che, in base a quello che apprendiamo in anteprima e visti tutti gli intoppi (sicuramente non per colpe sue personali ndr), come un onesto allenatore che vede la sua squadra in zona retrocessione (ormai da troppo tempo ndr), avrebbe addirittura messo sul tavolo di un interpartitico di maggioranza al Comune, di qualche giorno fa, le sue dimissioni. Troppi ritardi che fanno crescere la tensione e allontanano la meta, il traguardo, che resta troppo vicino per quanto riguarda la perdita dei 4 milioni di euro provenienti dai fondi PIU EUROPA (che andrebbero a ricadere, totalmente, dietro al collo degli Stabiesi, alla voce “debiti fuori bilancio”) e troppo lontano, secondo il cronoprogramma di intervento, per quanto riguarda il completamento dell’opera (da collaudare entro il 30 novembre e da riconsegnare alla città entro il 31 dicembre 2015 ndr). Non sembra che ci sia altro da aggiungere, le foto a corredo dell’articolo (alcune emblematiche e paradossali ndr), che mostrano (tra le altre cose) la vulnerabilità dell’area cantiere, svelano ogni dubbio.
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