(Red) Le Terme di Stabia sono un patrimonio comune e l’obiettivo di tutti deve essere lavorare per restituirle alla città. Quello che sta avvenendo in queste ore con il flop della privatizzazione, a cui non ha risposto nessun investitore, preoccupa me come tutti quelli che hanno a cuore Castellammare. E’, però, la dimostrazione che la strada intrapresa dall’amministrazione Pannullo era quella sbagliata. La decisione del commissario prefettizio, Gaetano Cupello, di liquidare la Sint è l’unica possibile per mettere lo stabilimento delle Nuove Terme e gli altri beni al riparo dagli scossoni del fallimento. Lo avevo detto mesi fa e lo ripeto oggi, su un tema così serio non ho alcuna intenzione di replicare a chi sull’orlo di una crisi di nervi, piuttosto che guardare avanti si lascia andare ad insulti privi di senso. Con il patrimonio termale tornato al Comune l’idea è di procedere a due bandi per dare alle Antiche Terme una mission legata al benessere e al turismo del wellness e fare delle Nuove Terme un centro di riabilitazione con una sezione dedicata alla medicina sportiva. Noi continuiamo a chiedere la fiducia agli stabiesi con proposte concrete che non devono trovare mediazioni e compensazioni nelle stanze dei partiti. La nostra è una città senza padroni e padrini.

Andrea Di Martino

candidato a sindaco di Castellammare

About The Author redstabiapolis

comments (0)

Your email address will not be published.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>