(Red) – Quanto accaduto ieri mattina, presso la Casa Comunale, potrebbe avere un doppio titolo, ossia una giornata da ricordare oppure, in alternativa, da dimenticare! Ma volendo il dubbio potrebbe essere fugato quasi subito, quindi una giornata né da dimenticare, né da ricordare; ma per quale motivo potrebbero chiedersi, giustamente, i lettori? La questione Terme ha visto intervenire, nella giornata di ieri, molteplici protagonisti, ma alla fine un solo probabile responsabile sulla annosa vicenda, almeno a nostro avviso, che provvederemo ad indicare successivamente, ma raccontando gli accadimenti odierni, possiamo ben affermare di aver assistito alla presenza trasversale di tutti i candidati Sindaci ,che sono corsi al capezzale della Sint e quindi delle Terme. Iniziamo a sottolineare che la questione della Sint si è infiammata all’improvviso grazie ad una repentina sterzata, maturata nella giornata di giovedi 17 maggio u.s., data alla vicenda dal Commissario Gaetano Cupello, che vagando nel deserto della inconsapevolezza dell’intera vicenda, ha inaspettatamente disposto, attraverso l’invio di una pec-mail, una convocazione urgente dell’assemblea dei soci Sint con all’O.d.G. un solo ed unico punto: Scioglimento della società Sint e messa in liquidazione della società. A questo punto è arrivata decisa la reazione dei lavoratori che, attraverso un documento diramato nella giornata di venerdi, hanno fatto sentire la loro voce in modo forte e chiara. Ed è stato a questo punto che si è aperto il dibattito sul tema molto sentito che ha visto tutti, o quasi tutti esclusi quelli che sono per niente “ferrati” in materia, intervenire sulla inopinata decisione di Cupello che porterebbe tutto il patrimonio termale in una lista di immobili da svendere per pagare circa 4,3 milioni di debiti accumulati. Tra gli altri, nel dibattito, è intervenuta anche la candidata Annamaria De Simone, dipendente termale, della lista per Cimmino Sindaco che, ha sottolineato l’esigenza di chiamare a raccolta per un Sit-in di protesta, sotto la casa comunale, dipendenti termali e politici di tutte le coalizioni(compresi i candidati sindaco). Un appello che ha conseguito l’adesione di tutti i gruppi politici e che ha registrato finanche la presenza di Tony Pannullo e di Vanacore, oltre a quella di Pentangelo di F.I., di Manzo 5stelle, di Vitiello gruppo misto alla camera che ha, per primo, incontrato Cupello. Il Commissario è arrivato defilato presso la Casa Comunale, protetto da un robusto, ma inutile, cordone di Polizia e Vigili Urbani, al fine di preservare l’incolumità dell’alto Dirigente, al quale è stato rivolto un appello unanime per discutere della questione Sint. Il Commissario, ha laconicamente risposto: “A dopo”. con un fare stizzito forse dal troppo clamore mediatico della vicenda, e tanto alla presenza di numerose testate giornalistiche. Improvvisamente, dopo un’attesa quasi vana, il Commissario inizia a convocare i candidati Sindaci telefonicamente, nel frattempo arrivano alcuni Parlamentari della zona dall’On. Vitiello del Gruppo Misto alla Camera ad Antonio Pentangelo per F.I. alla Camera. Dopo colloqui con alcuni di questi esponenti, il Commissario Prefettizio, dispone di ascoltare i lavoratori termali in una delegazione composta di sole tre persone. I termali raggiungono il secondo piano di palazzo Farnese, scortati ad ogni passo da Vigili Urbani e Polizia di Stato, e si presentano al cospetto del Commissario dove riscontrano la presenza del Dirigente al settore Economico e finanziario, dott. Verdoliva, e del Segretario Comunale dott.ssa Cinque. Neanche due minuti di attesa e il Commissario, all’improvviso e senza alcun segnale premonitore, con tono alterato prende di mira una termale, solo perché, a detta del Commissario, la termale avrebbe avuto l’ardire, tramite la stampa, di profferire parole poco tenere nei suoi confronti, ma il colmo della vicenda è rappresentato dal dato che si rifiuta di parlare con questa rappresentante dei lavoratori termali per i succitati motivi che attengono una questione che rientra esclusivamente nella sfera del personale, cosa che nulla c’entra con il ruolo istituzionale ricoperto. Ovviamente, a questo punto, gli animi si sono surriscaldati da subito e la delegazione termale, unita e compatta, decide di non sottostare a questo atteggiamento dai modi e toni esagitati nei confronti della collega, prendendone le parti in quanto prima donna e poi collega termale. I termali quindi si congedano con educazione e rispetto con il Commissario, non prima però di aver sottolineato con decisione che l’atteggiamento che Cupello aveva assunto risultava essere stato inopportuno e che, invece di stemperare gli animi, rischiava di esacerbarli ulteriormente. Ma pur volendo comprendere il dott. Cupello che, forse era nella fase digestiva dei volatili per diabetici, considerando quanto accaduto nel fine settimana precedente, sarebbe stato molto meglio che lo stesso avesse usato toni distensivi e spiegato, con il fare che dovrebbe contraddistinguere un Alto Dirigente dello Stato, quali fossero le reali motivazioni circa la difficoltà ad interloquire con una rappresentante dei lavoratori termali. Premesso ciò, veniamo in soccorso al Dott.Cupello svelando anche le motivazioni reali di questo Suo stato d’animo che, forse senza saperlo, ha utilizzato la lavoratrice come parafulmine di un epilogo non certamente voluto dallo stesso. Le responsabilità dello stato d’animo e delle difficoltà digestive del Commissario, sempre i volatili per diabetici, sono ahinoi interamente riconducibili al comportamento del SuperMegaManager, nonché A.U. di Sint, che rimettendo in maniera anomala ed irrituale, quasi scientifica, il mandato, ha messo in estrema difficoltà il Commissario mandandolo su tutte le furie. Vanacore, a questo punto, è il vero responsabile dello sbotto avuto nei confronti dei termali, in quanto non ha avuto il coraggio di continuare a portare avanti un processo che pure aveva fortemente voluto, oggi le responsabilità sarebbero solo Sue, mentre invece ha scaricato su altri la Sua débâcle gestionale e manageriale, ricca di bandi falliti e promesse non mantenute. Il Commissario, a questo punto, dovrebbe fare una sola cosa, riconvocare i termali e spiegare con calma le sue ragioni, e nel tentare di intraprendere un percorso mirante a salvaguardare il nostro patrimonio termale che, se ricade nell’elenco del commissario liquidatore, preclude sin d’ora ogni possibilità di rilanciare il Termalismo sul territorio, valutare soprattutto se, putacaso, sussistano i presupposti ad agire contro chi ha gestito e voluto un bando pasticciato ed iniquo senza prevedere adeguate soluzioni alternative nel caso di un suo fallimento, o prevedere, considerata la tornata elettorale, scadenze differenti per ovvi ed oggettivi motivi. Un appello, a questo punto, è d’obbligo per Cupello, visto che ha ancora tempo, e modo, per recuperare un dialogo mai iniziato con i termali e con la Città, basta solo munirsi di un buon bicchiere di acqua minerale e Citrato e solo cosi, i volatili per diabetici, le risulteranno meno indigesti, in particolare poi quelli considerevoli somministrati da Vanacore. @RiproduzioneRiservata
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