Non c’è fine al peggio. La campagna elettorale si macchia di un episodio di intimidazione. A farne le spese la libertà di stampa, con un tentativo di evitare la pubblicazione di fotografie che testimoniano la chiara violazione del codice della strada di un candidato al consiglio comunale del Movimento Cinque Stelle.
L’episodio è stato condannato anche dal sindacato unitario dei giornalisti della Campania e hanno espresso solidarietà al direttore responsabile di Stabiapolis, Carlo Carrillo, i candidati a sindaco Gaetano Cimmino, Tonino Scala e il partito della Lega.
Si tratta di un’intimidazione ai danni di Carrillo, avvenuta ieri mattina intorno alle 11, in prossimità del Circolo della Legalità di Corso De Gasperi. Un luogo che dovrebbe essere sacro e invece ha rischiato di essere teatro di un tentativo di limitare la libertà di stampa.
“Questa mattina (ieri, ndr.), intorno alle 11,00, mi trovavo in villa comunale passeggiando con alcuni amici e mentre discutevo con i lavoratori termali, sulla petizione promossa a salvaguardia degli immobili di Sint, ho notato che all’angolo di accesso al Corso Garibaldi, proprio a làtere del Circolo della Legalità inaugurato recentemente dall’ex sindaco Antonio Pannullo, una autovettura si era fermata con le ruote sul marciapiedi, all’ingresso di una curva e sotto un brillante cartello indicante il divieto di sosta con rimozione, considerata la pericolosità del punto” racconta il direttore di Stabiapolis, Carlo Carrillo. “Ancora più pericoloso risultava – prosegue Carrillo – quella sosta anomala, con portellone aperto sul retro, in quanto il Corso Vittorio Emanuele risultava inibito al traffico in virtù della vigente Ztl e pertanto, in quel momento, tutto il flusso di traffico proveniente dalla piazza adiacente, e diretto verso piazza Matteotti, risultava incanalato per quella direzione in maniera perentoria. Non ho resistito al richiamo di scattare una foto che immortalasse ben tre violazioni in una sola occasione, consumata per giunta davanti al Circolo della Legalità ormai chiuso dal giorno successivo alla sua pomposa inaugurazione. Non appena ho cominciato a scattare le foto ecco che un energumeno, che sembrava essere il proprietario dell’autovettura, ha iniziato ad inveire contro di me prima con invettive ed insulti e, visto che davo poca importanza ai violenti e gravi epiteti rivolti al mio indirizzo, non ottenendo alcun risultato è passato alle minacce affinché io desistessi dal mio intento. Ed è stato a questo punto che davanti ad un capannello di persone, che nel frattempo erano accorse sul luogo, l’uomo ha minacciato di adire a vie di fatto, profferendo le seguenti frasi: “Se pubblichi quelle foto su Facebook ti rompo la testa, ti vengo a prendere fino a casa, hai capito bene idiota?”. Gli ho fatto presente che quelle foto non le avrei pubblicate su Fb ma che sarebbero state utilizzate a corredo di un articolo che sarebbe uscito, di lì a poco su di una testata giornalistica.

ECCO LE FOTO 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A queste parole si è innervosito ancora di più ed avvicinandosi minacciosamente ha rincarato: “Questi giornalisti di merda idioti, non si fanno mai i cazzi loro, non pubblicare nulla che ti vengo a prendere fino a casa e ti gonfio”. Solo la presenza di tante persone, che nel frattempo si erano radunate sul luogo dell’accadimento, ha evitato che l’energumeno in parola potesse aggredirmi e portare a compimento il suo violento disegno”.

Di quanto accaduto il direttore Carlo Carrillo ha provveduto, in via cautelativa, ad informare verbalmente la Digos, annunciandogli che sarà presentata formale denuncia all’autorità giudiziaria. Da informazioni assunte successivamente si è scoperto che la persona in questione è un candidato al consiglio comunale del Movimento Cinque Stelle.

About The Author redstabiapolis

comments (0)

Your email address will not be published.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>