“Andrò dal prefetto per annullare l’adesione del Comune di Castellammare allo Sprar. La città non è pronta ad ospitare altri 200 migranti”. Così Gaetano Cimmino, candidato sindaco della coalizione di centrodestra alle elezioni amministrative del 10 giugno 2018 a Castellammare di Stabia.
“Il centro antico pullula di immigrati clandestini che occupano abusivamente scantinati e palazzine fatiscenti. – prosegue Cimmino – Altri immigrati, in assenza di un tessuto sociale che ne agevoli l’integrazione, si dedicano alla vendita di prodotti contraffatti lungo le strade del centro o all’accattonaggio, trasformando via Bonito in un suk. Merce la cui provenienza è notoriamente legata al fenomeno della criminalità organizzata. Gli immigrati clandestini non possono più restare a Castellammare. Effettueremo un censimento nel centro antico per individuare chi occupa abusivamente le case e attiveremo un’azione integrata delle forze dell’ordine per scoprire chi si nasconde dietro a questo sfruttamento.
Il centro antico sarà per noi il cuore pulsante del turismo stabiese. Chiederò all’arcivescovo mons. Alfano di cooperare per la convocazione di un tavolo di confronto con i parroci, megafono dei quartieri, per discutere in merito a tutte le iniziative da mettere in campo nel sociale sul territorio.
È evidente che non siamo contrari a priori alle iniziative che questo particolare periodo storico richiede in materia di ospitalità, ma quando si fa calare dall’alto un provvedimento che fa riferimento ad occasioni lavorative per i migranti, mentre la crisi lavoro attanaglia tuttora tanti stabiesi, diventa opportuno effettuare alcune considerazioni. Quali azioni sono state messe in atto per l’integrazione sociale dei migranti? E quali strutture dovranno ospitarli? Noi sappiamo quali speculazioni si celano, da parte di pochi eletti, dietro al business dei migranti.
L’ultima amministrazione comunale ha aderito al protocollo d’intesa per entrare a far parte del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (Sprar), senza minimamente coinvolgere le associazioni, i parroci, le scuole, i cittadini e le altre forze politiche. Noi impediremo tutto questo e tuteleremo gli stabiesi”.
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