(Carcar) – Una stretta di mano, sin dalla notte dei tempi, ha sempre sancito il raggiungimento di un accordo, di un’intesa, ma questo forse appartiene a persone di altri tempi.
Oggi le mani strette durante una campagna elettorale, per alcuni versi estenuante, sono state tante, ricche di promesse e di buoni propositi, peccato però che, tra le tante ed al momento non si conoscono quante, queste strette abbiano avuto come scambio il vile e sporco denaro!
Orbene! Oggi le cronache ci portano a leggere che qualche rappresentante di Progetto Stabia per Di Martino Sindaco, sia implicato nel cosiddetto reato di voto di scambio.
Ma questo è un lavoro che lasciamo alla Procura, alle Autorità inquirenti, di fare luce sulla vicenda e decidere sui fatti ormai acclarati nel seggio 44 del Cicerone.
Tutto questo, tuttavia, dovrebbe far provare ribrezzo ai tantissimi cittadini onesti che, hanno scelto liberamente il loro candidato, anche se compulsati da una sana competizione elettorale, e che non hanno ceduto o chiesto nulla in cambio, se non poter avere una “città su misura”, una città finalmente normale.
Il candidato Sindaco Di Martino, oggi, non può essere paladino della giustizia invocando liste pulite, se poi qualche suo super votato candidato sembra, secondo quanto va emergendo, sia coinvolto direttamente o indirettamente in un presunto reato che assume la torbida connotazione di “voto di scambio”. Il cittadino dovrebbe sapere che: “Tra l’altro, la corruzione elettorale è reato plurioffensivo, perché insidia sia l’interesse dello Stato in libere e corrette consultazioni, ma anche allo stesso tempo il diritto politico di ogni elettore alla libera espressione, e prima ancora determinazione del voto”.
Oggi Stabia non ha bisogno di essere governata dal passato, da quegli ex consiglieri fautori degli ultimi “notarili” scioglimenti del consiglio comunale, né da candidati che hanno poco o nulla, in termini di idee e progetti, da offrire alla città, ai giovani, ai disoccupati, alle famiglie ed ai tanti imprenditori veri che potrebbero o vorrebbero investire a Castellammare.
Di Martino ha già fallito durante la sua recentissima gestione amministrativa (vicesindaco con Pannullo), ha prodotto atti fallimentari e bocciati non solo dagli imprenditori, ed ha avuto coraggio, solo apparente, ad uscire dall’Amministrazione Pannullo poiché gli stracci volati con il suo ex Sindaco ed il suo ex segretario cittadino, sono la prova dell’arrivismo di un “voltagabbana” della politica, di un uomo di sinistra, spesso radicale, che oggi convertito al civismo sulla strada di Damasco cerca una “Migliore” via per prendere ancora una volta in giro la città.
I cittadini stabiesi, onesti e laboriosi, i lavoratori non possono consentire che la città passi sotto “il dominio” di una coalizione ricca di contraddizioni politiche, i cittadini hanno bisogno di respirare aria nuova a Palazzo Farnese, hanno il diritto di vedere i loro figli girare in sicurezza per la Città, hanno il sacrosanto diritto di vedere i loro figli lavorare e non espatriare altrove, hanno il diritto di vedere la nascita e crescita di famiglie e non l’emigrazione delle famiglie in comuni limitrofi.
Tutto questo, Di Martino, non lo può garantire, in quanto gli specifici interessi di bottega, che hanno determinato la caduta dell’Amministrazione Pannullo, allignano nella Sua colorata coalizione, e tanto unitamente a personaggi che, dietro le quinte, nella coalizione stessa lavorano già a salvaguardia di interessi personali o degli amici, amici degli amici.
Stabia ha esigenza di essere governata stabilmente, altrimenti, ed in linea con quanto in premessa, rischia l’ennesimo scioglimento anticipato……..
Agli stabiesi è ora di dire con chiarezza: Adesso è arrivata l’ora di cambiare veramente……….. solo il cambiamento rappresenta la vera alternativa alla coalizione che, a quanto pare, sembra coinvolta nella melmosa vicenda del Voto di scambio.
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