20160326_112522(Carlo Carrillo) – Iniziano le danze che danno il via al confronto tra le forze politiche, ed associazionistiche, che si contenderanno il voto dei cittadini stabiesi alle prossime consultazioni elettorali amministrative, previste per l’inizio del prossimo mese giugno. Ad inaugurare l’apertura del confronto pre-elettorale un “cartello di civiche”, denominatosi “Area Civica”, comprensivo di ben sei simboli che fanno bella mostra, tra i rami di un robusto albero, insieme ad altri quattro, possibili contenitori di loghi, che attestano la volontà di questo gruppo a voler mantenere aperto un probabile spiraglio onde consentire possibili adesioni fino all’ultimo momento utile disponibile. La manifestazione si è svolta nella sala convegni del prestigioso Hotel Stabia, ed ha avuto inizio alle 11,00 con gli interventi, moderati in modo eccellente, dal giornalista Tiziano Valle. Il primo intervento è stato quello di Antonio Bonifacio, ex candidato sindaco ad inizio del terzo millennio, che ha brevemente, salutando gli intervenuti, illustrato le ragioni di questa scelta, una decisione di costruire un programma ed un progetto credibile per una città ormai in affanno, quindi la presentazione di un canovaccio programmatico aperto intorno al quale costruire una solida alleanza per scegliere, immediatamente dopo, la sintesi intorno alla quale stringersi per affrontare il giudizio dei cittadini. Poi, a seguire, un manipolo di giovani professionisti ad illustrare, per temi, le peculiarità intorno alle quali interagire per tentare di dare, finalmente, una svolta definitiva alle sorti stabiesi. Sicuramente la parte più bella ed interessante della manifestazione, al netto delle ottime capacità comunicative degli intervenuti, quello che ha colpito maggiormente è stato lo spirito, e la convinzione tipica di giovani trasparenti, nonché la fiducia che supporta la forte voglia di incidere per poter finalmente invertire la cronica tendenza di questa città a precipitare nel buio di una crisi, ritenuta da molti, ormai irreversibile. Gli interventi a seguire, Di Gennaro e Sanges, sono apparsi, al contrario dei primi, una inutile passerella di volti noti corresponsabili, in prima persona, della tragica situazione cittadina in quanto, in un recentissimo passato, hanno ricoperto incarichi amministrativi di rilevante importanza brillando, solo ed esclusivamente, per la futilità ed inefficienza della loro azione amministrativa. Infine la chicca, all’improvviso, si sono materializzati in sala Sommese e Schiano che, nel portare il loro affettuoso saluto, hanno battezzato questo movimento come l’unica ancora di salvezza rispetto al “vuoto” dei partiti, ormai lontani dalla realtà dei territori, definendoli “gabbie dorate”dalle quali impartire direttive prive di riscontro delle esigenze e dei bisogni dei cittadini. Nella gremita sala, circa cento gli avventori, molti volti noti nell’alveo della politica stabiese, dai rappresentanti di Forza Italia a quelli del P.D., tanti ex amministratori ed addetti ai lavori, oltre ad un nutrito nugolo di giornalisti. Davanti a queste roboanti affermazioni, in tanti si sono scambiati uno sguardo furtivo, forse tutti hanno fatto lo stesso pensiero, ma che sia sbarcato a Castellammare il Cristoforo Colombo delle civiche sembra, in questa vigilia Pasquale, un interrogativo d’obbligo per chi ha conosciuto le molteplici casacche indossate dai due poderosi, e conosciuti, leader regionali. Una medaglia con due diverse e distinte caratteristiche. Del resto nessuno è perfetto!

Castellammare di Stabia lì 26 Marzo 2016

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